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Anagni. Ospedale. Il sindaco è contrariato

Aumenta, deo gratias, il movimentismo istituzionale a difesa del nostro ospedale, nella speranza che non si stia tentando di chiudere la stalla dopo che i buoi son già tutti belli che scappati. Per quello che può valere, a questo punto della situazione, è comunque positivo che il sindaco della città si dedichi ad inquietarsi per le sorti del nostro ospedale. Sarebbe carina, accanto alle parole, pure qualche azione concreta, ma non possiamo illuderci troppo. Per quelle, bisogna rivolgersi altrove. Sopratutto, ai comitati. Loro fanno cose. E dunque. A seguire, il comunicato ufficiale diramato ieri dal sindaco sulla questione. Buona speranza a tutti. [Ave]

"Sembra di percorrere le tappe di una dolorosa Via Crucis, dove nella prima stazione si contemplano le sedi Asl, nella seconda la Dirigenza, nella terza la Regione Lazio, e via dicendo fino all’ultima, quella della Governatrice Regionale… Ma l’ultima tappa è quella della crocifissione…".
Tra rabbia ed ironia il Primo Cittadino di Anagni, il dottor Carlo Noto, reduce dall’ennesimo incontro presso la Asl di Frosinone, con l’esito, quasi scontato, commenta: "Aggiornamenti nei prossimi giorni, nelle prossime ore: siamo in aggiornamento continuo, senza però vedere luce. Ci sembra di assistere lentamente ad una fine, quella del nostro ospedale, irrevocabile.
Alle nostre richieste ancora oggi non viene data una risposta: eppure non ci è sembrato di chiedere l’impossibile! Non la “non chiusura”, ma la salvaguardia di servizi basilari e delle eccellenze. Se si continua a ragionare con la Sanità del “risparmio” si continua a penalizzare un territorio che ha sempre primeggiato per professionalità e servizi d’eccellenza in ambito sanitario. Chi decide di chiudere, oggi, farebbe bene invece a rispondere a delle reali esigenze territoriali tagliando laddove “si può e si deve” tagliare e mantenendo i servizi sanitari fondamentali".

"Ribadisco sin d’ora la mia contrarietà ad un atto aziendale fatto di numeri e per niente attento ai bisogni concreti delle persone, dei malati… e continuerò, ogni giorno, come sto facendo oggi, a far
sentire la nostra voci in tutte le sedi opportune".

Commenti

  1. "far sentire la nostra voci in tutte le sedi opportune". Ma quali saranno mai queste sedi opportune? E' da quando si è cominciato a parlare della chiusura dell'ospedale che si fà sentire nelle sedi opportune e non mi sembra sia cambiato un bel niente. SCS

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  2. fai anche tu ricorso al tar allora

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  3. Ricordo ai poveri spirito (e di memoria) che un ricorso al TAR è stato già fatto. E le conseguenze stanno andando assai bene.

    Piuttosto. Il Comune, in un famigerato Consiglio Comunale aperto, aveva votato all'unanimità la partecipazione ad adiuvandum al ricorso fatto da cittadini di Anagni, essendo arrivato come al solito secondo.

    Ebbene. Quell'atto è poi stato formalizzato o no? Il Comune sta adiuvandum il ricorso dei cittadini di Anagni oppure no?

    Piacerebbe saperlo. Ma dubito che dallo smemorato potremo essere aiutati.

    [Ave]

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  4. Riassumiamo i fatti.
    Il ricorso al TAR è nato proprio da una discussione su questo blog e dalla costituzione di lì a breve di un comitato di cittadini "Salviamo l'ospedale di Anagni", che ha preso contatti con l'avvocato Simone Dal Pozzo, già vincitore di un ricorso in Abruzzo.
    Il comitato si è poi mobilitato per raccogliere i fondi e grazie al contributo dei cittadini si è raggiunta la somma necessaria.
    L'amministrazione comunale di Anagni non ha partecipato al ricorso; quando i termini erano già scaduti, in un consiglio comunale aperto richiesto dall'opposizione, si è impegnata a sostenere l'iniziativa (adesione ad adiuvandum).
    Non ci risulta che questa adesione abbia avuto seguito: nessun legale ha coadiuvato l'avvocato Dal Pozzo e nessun contributo in denaro è stato versato nelle casse del Comitato.
    Quelle di adesso ci sembrano le classiche lacrime di coccodrillo per salvare la faccia davanti all'elettorato oppure per prendersi dei meriti in caso di risultati positivi.
    Un sottoscrittore del ricorso al Tar

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  5. Il Marchese del Grillo7 agosto 2011 alle ore 16:49

    Speriamo che tutte quelle vie crucis che il nostro sindaco sta facendo tra regione, Asl e provincia, senza ottenere niente, gli portino infine la consapevolezza di dare le dimissioni. Visto che non è stato in grado risolvere nessuno dei problemi che gli si sono presentati. La chiusura la scuola vincigerra, l'ospedale d'anagni ed ora anche il convitto regina margherita. Fatti che porteranno ad un'ulteriore svuotamento e degrado del centro storico, con conseguente chiusura delle attività commerciali.
    In un paese civile e democratico questa inettitudine avrebbe portato le dimissioni del sindaco e di tutta la giunta comunale, ma dato che il paese in cui viviamo è quello che è: sporco fatiscente, senza nessuna iniziativa culturale, turistica che porti gente e benessere, il destino del paese è oramai è segnato !!! si chiama default.
    Ah, dimenticavo, c'é anche il problema videocon, non ancora risolto, ma che serve ai politici per farsi pubblicità ( ultima la polverini ) infine l'inquinamento dell'aria dovuto ai vari inceneritori presenti nella nostra zona !!!!!!
    Non ci facciamo mancare nulla, da come si vede !!!!!!

    Buone vacanza estive!!!!

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