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Sanità laziale. Neanche Licia la Carabiniera ce l'ha fatta

[da Il Messaggero]
Ci stanno ammazzando. E' questa la verità. I responsabili politici della ristrutturazione sanitaria della regione Lazio ci stanno facendo pagare, al prezzo più tragico, il mantenimento dei loro privilegi. La casta si mantiene, letteralmente, col nostro sangue.
Se questo vi sembra troppo, andate a leggere qui. Leggete la storia di Licia la Carabiniera, 82 anni, che ha trascorso l'ultimo suo giorno di vita su una sedia a rotelle del Pronto Soccorso del San Camillo di Roma, uno degli ospedali più grandi della capitale. In compagnia di altri poveracci, anche codice rosso, abbandonati in attesa, anche da giorni, di un intervento qualsiasi.
E' una testimonianza terribile quella delle due figlie della signora Licia. Ma anche terribilmente lucida. Asciutta. Non c'è retorica nè senso di vendetta. Solo la disperazione umiliante di chi ha visto la propria mamma andarsene nell'indifferenza. E' questo il livello al quale le destre di regime hanno ridotto la regione Lazio. Questa è la nuova sanità della zarina de noantri. Questi sono i risparmi applauditi dalla Mandarelli Alessandra. Questo il servizio più vicino ai cittadini del signor Pallone Alfredo.

Tutte cose che noi cittadini di provincia conosciamo molto bene, perchè ne abbiamo esperienza e testimonianze quotidiane. Di fronte a questo inferno nel quale le destre ci hanno gettato vengono in mente i grandi amori per questa terra. Vengono in mente le finte indignazioni di certi assessori. Vengono in mente i tempi futuri, pieni di timidezze e pacatezze, di certi sindaci. Viene in mente tutto il nulla ch'è stato opposto alla lenta ed inesorabile chiusura di tanti ospedali. Alla colpevole diminuzione del numero di dottori e di infermieri. Alla soppressione di servizi e reparti.

E' una politica devastante che colpisce i diritti dei cittadini per salvaguardare, ancora una volta, i loro sprechi. I loro privilegi. Il loro troppo. Ed è questa politica devastante e tragica che i destri dovranno politicamente pagare fino all'ultimo voto. Perchè anche nella Regione Lazio, come nell'Italia intera, come ad Anagni, dovrà soffiare quel forte vento di cambiamento che dovrà rimettere le cose a posto.

La sinistra tornerà a governare questa Regione. E suo primo compito sarà di ripristinare quel diritto alla salute che i politici destri, senza scrupoli e senza amore, hanno cancellato nell'indifferenza e nell'irresponsabilità.

[Ave]

Commenti

  1. NON CI RESTA CHE PIANGERE? COSA FACCIAMO CI RASSEGNIAMO ALLA CONTINUA MACELLAZIONE??? O MAGARI CERCHIAMO DI CAMBIARE LE COSE!!!! QUESTE LE UNICHE ALTERNATIVE... STA A NOI SCEGLIERE... PER QUANTO MI RIGUARDA AVEVO GIA' SCELTO... MA PER QUELLE DEGLI ALTRI DI SCELTE DEVO SOFFRIRE NEL LEGGERE CERTE COSE, NEL SUBIRE I VARI SBATTIMENTI DA UN OSPEDALE ALL'ALTRO PER VISITE ED ECOGRAFIE (E MENO MALE CHE NEL MIO CASO, PARLIAMO DI UNA COSA BELLA...)... ECCO PROF. QUESTO E' L'ESEMPIO REALE DI CIO' CHE TI DICEVA IL MIO AMICO L'ALTRA SERA IN MERITO ALLE ESPERIENZE VISSUTE CON IL PAPA' (CHE INFATTI NON CE'E' +) E LA NIPOTINA... NEANCHE ROMA FUNZIONA +... QUINDI O PAGHI SE VUOI FARTI CURARE... O MUORI IN QUESTE CONDIZIONI... ODDIO QUANTO MI HA FATTO MALE LEGGERE QUESTO ARTICOLO! ISA

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  2. PRIMA CHE INIZIATE A FARE CERTI PARAGONI... VE LO RIPROPONGO... POI CONFRONTATELO CON IL PIANO POLVERINI... E SE AVETE DIGNITA', EVITATE DI DIFENDERE L'INDIFENDIBILE...
    PIANO MARRAZZO
    Frosinone
    La Asl di Frosinone ha un numero di posti letto per 1.000 abitanti pari a 2,6 dopo la manovra del Decreto 43/08 del Commissario ad Acta. Nella ridefinizione della rete ospedaliera per acuti della Asl di Frosinone, è stato ritenuto opportuno programmare un adeguato potenziamento dell’Ospedale Umberto I, propedeutico al suo riconoscimento di Dea di secondo livello dell’Area Sud.
    È in corso di completamento la realizzazione del nuovo Ospedale di Frosinone (via Fabi) che andrà a sostituire l’attuale ospedale Umberto I, situato nel centro storico; per quest’ultimo è stata autorizzata la vendita al fine di finanziare l’acquisto delle attrezzature del nuovo ospedale.
    La rete di offerta ospedaliera del Distretto A (82.000 residenti) è costituita dall’Ospedale Civile di Anagni e dal S. Benedetto di Alatri, per complessivi 228 posti letto per acuti; il tasso di ospedalizzazione della popolazione di tale Distretto è risultato, nel 2007, superiore a 215 ricoveri per 1.000 abitanti.
    In particolare meno del 44% dei ricoveri dei residenti del Distretto A è assorbito dai suddetti ospedali di zona (Alatri per il 25%, Anagni per il 19%), il 45% dei ricoveri avviene in strutture esterne all’Asl di Frosinone e circa l’11% fuori regione (Bambin Gesù incluso).
    In base a quanto rilevato, si rende pertanto necessaria una trasformazione del profilo di offerta dell’ospedale di Anagni in Ospedale per acuti dotato di 92 posti letto, organizzato per livelli di complessità assistenziale e articolato nelle seguenti aree assistenziali:
    - area dell’emergenza-urgenza;
    - area chirurgica multidisciplinare, con potenziamento delle attività di Ortopedia e Traumatologia;
    - area medica multidisciplinare, con potenziamento delle attività di Medicina e di Cardiologia;
    - area Day hospital multi specialistico;
    - servizio di dialisi;
    - Hospice;
    - attività ambulatoriale multispecialistica e attività diagnostiche di base: radiologia e laboratorio/punto prelievi.
    Al fine di garantire sicurezza e qualità delle cure a gestante/puerpera e neonato, il punto nascita dell’ospedale Civile di Anagni sarà accorpato a quello del S. Benedetto di Alatri (con oltre 800 nati nel 2007).
    Nella provincia di Frosinone è inoltre prevista la ristrutturazione del Distretto di Sora e del vecchio ospedale di Cassino nel centro storico riconvertendoli in locali destinati alle attività territoriali con finanziamenti previsti dall’accordo di programma terza fase, rispettivamente di 8 e 6 milioni di euro. I Ptp previsti in questa provincia sono dislocati a Ceccano, Atina e Ceprano. NOTATE LA DIFFERENZA DEI PIANI SANITARI?

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  3. devono solo vergognarsi per questo piano sanitario! egidio proietti

    RispondiElimina
  4. Il Marchese del Grillo6 agosto 2011 alle ore 15:04

    Se hanno fatto la minetti consigliera regionale della lombardia, perché non possono fare la polverini ministro della sanità?????

    Ve lo ricordate storace, governatore e ministro della sanità!!!!!!!!

    Questo è il piano del centro destra : più distruggi il pubblico, più carriera politica farai............

    Meditate gente, meditate !!!!!

    RispondiElimina

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