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Anagni. Cimitero. Le firme della libertà


 COMUNICATO STAMPA


Che fine­­­­­­ hanno fattola richiesta promossa da Sel e corredata dalla firma di più di 600 cittadini di convocare un consiglio comunale per modificare i termini del contratto di gestione e privatizzazione del cimitero comunale? Lo stesso vale per tutta la documentazione, la richiesta in forma di delibera, le firme autenticate e depositate nei termini previsti dallo statuto comunale come per i termini dello statuto che prevedono un lasso di tempo di 30 giorni dalla presentazione (siamo al quarto mese). Siamo di fronte ad un muro di gomma fatto di silenzi, inattività, ignoranza delle norme statutarie comunali e di rifiuto nell’applicare le forme di partecipazione cittadina alla cosa pubblica. Il principio che vige nell’amministrazione comunale si può tradurre con un sintetico “me ne frego”. Il sindaco ne è a conoscenza così come il presidente del consiglio comunale. La commissione ha ricevuto gli atti. Sono tutti intenzionati a tenere in piedi questo muro di gomma? In questo atteggiamento vediamo un disprezzo per la democrazia manifestato con l’inerzia burocratica e con la pigrizia politica dopo la richiesta dei 600 firmatari. Il sindaco e la giunta sono diventati uomini di potere, non ammettono ne tollerano impacci e discussioni. Ma chi esercita il potere corre spesso il rischio dell’arroganza. Li abbiamo conosciuti come brave persone, giovani pieni di entusiasmo, come il nuovo che avanzava. Interessi comuni o interessi delle lobbies? Nell’analisi dell’appalto del cimitero comunale è questa la domanda che ci sorge spontanea: se l’amministrazione non cura e ignora l’interesse dei cittadini di quali interessi è portatrice? Quelli della “controparte” cioè dell’appaltatore, del concessionario e di quanti girano attorno a questi? Perché? Intanto nella vana attesa di una esauriente e convincente risposta, i cittadini continuano a pagare i loculi cimiteriali il doppio del loro valore effettivo di mercato. Questo è l’effetto della privatizzazione. Questa è l’”efficienza” del privato nei confronti del pubblico

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ ANAGNI

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