E dunque, sembra che non si farà più. L'impianto di TMB. A Castellaccio. Pare che la Regione abbia ritenuto più conveniente spostarlo a Colle Fagiolara. Sempre di Paliano si tratta. Ma, in questo caso, ci spostiamo sull'altro confine. Quello con Colleferro. Ve lo voglio dire in modo educato. Che nessuno pensi si tratti di una vittoria.
Perchè una cosa dev'essere chiara. Quando si parla di salvaguardia ambientale di questo territorio occorre pensare ad un confine più ampio di quello del nostro Comune. E' necessario allargare lo sguardo alla Valle del Sacco. Ed occorre, più nello specifico, prendere in considerazione tutto il territorio che parte (almeno) da Colleferro. Ed arriva, passando attravero Paliano ed Anagni, (almeno) fino a Sgurgola e Morolo.
Tutti questi paesi sono collegati a filo doppio. Tutto ciò che accade, dal punto di vista ambientale, in uno di questi centri, riguarda più o meno direttamente anche gli altri. Stiamo letteralmente sulla stessa barca. E se questa affonda, cari signori, affondiamo tutti quanti. E nessuno si salverà.
Se, come pare, sarà confermato che l'impianto di TMB si vuole fare a Colle Fagiolara, ossia a due passi dalla Selva di Paliano, zona peraltro già ammorbata da una imponente discarica, c'è più di un motivo per continuare a lottare. Anche noialtri qui ad Anagni. Innanzi tutto, infatti, questo significa che proseguirà ad essere disattesa quella esigenza sacrosanta di decontaminazione e bonifica di cui tutto il nostro territorio avrebbe impellente bisogno. Questo territorio non deve essere il collettore di tutte le merde, puzzolenti e velenose, prodotte dalle metropoli che ci assediano a nord ed a sud.
Ma una battaglia seria passa anche attraverso il riconoscimento che occorre una consapevolezza diversa. Una coscienza ambientale capace di guardare anche un poco più in là dell'orticello di casa. Senza una reale ed attiva civiltà ambientale. Senza una cultura ambientale consolidata e matura. Continueremo ad essere vittime delle scellerate politiche di bassissimo profilo che trovano comodissimo scaricare qui da noi le schifezze metropolitane. E continueremo a sentirci vittime dei ricatti micro occupazionali di chi, in cambio di un paio di posti di lavoro in più, pretenderebbe di avere mano libera sulla terra, sull'aria, sull'acqua di questo territorio.
Infine, cari amici, una volta passato il principio che a Castellaccio ci può stare un inceneritore, il rischio è che sia solo una questione di tempo. E, naturalmente, di soldi. Perchè oggi si guadagna molto di più con i rifiuti rispetto alla produzione industriale. Quindi, ammesso che non si farà più l'impianto di TMB, a cos'altro sarà destinato il sito di Castellaccio? In quale altro modo si vuole contribuire all'avvelenamento di questa terra?
Dunque il messaggio è chiaro. Semplicissimo. Elementare. La battaglia non è finita. Neanche a Colle Fagiolara ci deve stare l'impianto di TMB. Questa terra e questi cittadini hanno già dato. Non molliamo di un millimetro. Facciamolo per tutti quelli che non ci sono più.
E che il prezzo l'hanno pagato direttamente. Sulla propria pelle.
[Ave]
Perchè una cosa dev'essere chiara. Quando si parla di salvaguardia ambientale di questo territorio occorre pensare ad un confine più ampio di quello del nostro Comune. E' necessario allargare lo sguardo alla Valle del Sacco. Ed occorre, più nello specifico, prendere in considerazione tutto il territorio che parte (almeno) da Colleferro. Ed arriva, passando attravero Paliano ed Anagni, (almeno) fino a Sgurgola e Morolo.
Tutti questi paesi sono collegati a filo doppio. Tutto ciò che accade, dal punto di vista ambientale, in uno di questi centri, riguarda più o meno direttamente anche gli altri. Stiamo letteralmente sulla stessa barca. E se questa affonda, cari signori, affondiamo tutti quanti. E nessuno si salverà.
Se, come pare, sarà confermato che l'impianto di TMB si vuole fare a Colle Fagiolara, ossia a due passi dalla Selva di Paliano, zona peraltro già ammorbata da una imponente discarica, c'è più di un motivo per continuare a lottare. Anche noialtri qui ad Anagni. Innanzi tutto, infatti, questo significa che proseguirà ad essere disattesa quella esigenza sacrosanta di decontaminazione e bonifica di cui tutto il nostro territorio avrebbe impellente bisogno. Questo territorio non deve essere il collettore di tutte le merde, puzzolenti e velenose, prodotte dalle metropoli che ci assediano a nord ed a sud.
Ma una battaglia seria passa anche attraverso il riconoscimento che occorre una consapevolezza diversa. Una coscienza ambientale capace di guardare anche un poco più in là dell'orticello di casa. Senza una reale ed attiva civiltà ambientale. Senza una cultura ambientale consolidata e matura. Continueremo ad essere vittime delle scellerate politiche di bassissimo profilo che trovano comodissimo scaricare qui da noi le schifezze metropolitane. E continueremo a sentirci vittime dei ricatti micro occupazionali di chi, in cambio di un paio di posti di lavoro in più, pretenderebbe di avere mano libera sulla terra, sull'aria, sull'acqua di questo territorio.
Infine, cari amici, una volta passato il principio che a Castellaccio ci può stare un inceneritore, il rischio è che sia solo una questione di tempo. E, naturalmente, di soldi. Perchè oggi si guadagna molto di più con i rifiuti rispetto alla produzione industriale. Quindi, ammesso che non si farà più l'impianto di TMB, a cos'altro sarà destinato il sito di Castellaccio? In quale altro modo si vuole contribuire all'avvelenamento di questa terra?
Dunque il messaggio è chiaro. Semplicissimo. Elementare. La battaglia non è finita. Neanche a Colle Fagiolara ci deve stare l'impianto di TMB. Questa terra e questi cittadini hanno già dato. Non molliamo di un millimetro. Facciamolo per tutti quelli che non ci sono più.
E che il prezzo l'hanno pagato direttamente. Sulla propria pelle.
[Ave]
"La battaglia è appena iniziata, anzi, deve ancora incominciare."
RispondiEliminaPerò prof.un pò di desolazione unita ad un pò di rassegnazione alla fine ci stà,perchè non è possibile passare una vita a preoccuparci di cose che in altre nazioni più civili neanche li sfiorano......e mò basta e che diamine....Ma perchè sti quattro [...] proprio a noi dovevano capità....permettere loro di avvelenarci l'esistenza nostra e quella dei nostri e loro figli...
RispondiEliminaMa sinceramente li avete voluti Voi in cambio di chissà cosa ..............
RispondiEliminaEssì. Ogni tanto succede.
RispondiEliminaOgni tanto succede che qualche creatura della notte si sveglia dal suo eterno torpore. Si collega. E viene qui a postare parole senza senso.
Direi, nel caso, che mancano i collegamenti. Insomma. Pensieri allo sbando. Tipicissimo di una certa ideologia politica. Abituata al vuoto pneumatico delle luci al neon.
Che sia chiaro. Io questo territorio continuerò a difenderlo come posso. Ma non per queste creture.
[Ave]
Prof e fai uno sacrificio difendi tutti dai???
RispondiEliminaSe publicassi tutto quallo che si scrive sarebbe già una difesa di chi denuncia....
Grazie