Passa ai contenuti principali

Un ospedale da difendere. Tutti i giorni


Non avendo potuto partecipare al Consiglio Comunale perchè impegnato tutta la mattinata a scuola, ho chiesto a Paolo Carnevale di farmi capire cosa sia effettivamente accaduto. Questo è il suo intervento.

I riti collettivi danno speranza, mettono da parte le paure; la forza del gruppo consente di non vedere la realtà davanti agli occhi. Inoltre, e non è un dato da poco, partecipare al rito ci fa sentire più buoni, ci illude di essere dalla parte giusta; ci fa pensare di aver fatto qualcosa di positivo. Anche quando, magari, la realtà delle cose è un po’ diversa.

Questa, secondo me, la prospettiva dalla quale bisogna partire per analizzare il consiglio comunale tenutosi mercoledì mattina ad Anagni, sulla situazione e sul futuro dell’ospedale cittadino. Il perché lo conosciamo tutti; da tempo l’ospedale vive una situazione di profonda crisi, culminata nella sospensione, qualche settimana fa, dell’attività del reparto di ortopedia. Mancavano medici. E Mirabella ha deciso di sospendere l’attività.

Di tutto questo si è parlato mercoledì mattina. E, a parere di chi scrive, si è seguita la solita, stanca litania di queste situazioni. Una litania di cui abbiamo già avuto sentore con la Videocon, e che sembra portare alle stesse conseguenze: un insieme di consiglieri, tutti convinti della necessità di “impegnarsi” di “passare dalle parole ai fatti”, di “essere attenti alla cittadinanza”. Purtroppo però i fatti sono più duri delle opinioni. E la verità è che la Videocon è fallita, e l’ospedale tanto bene in salute non sta. C’è stata alla fine l’assicurazione che almeno un medico in più in reparto dovrebbe arrivare; ma è bene aspettare. Per il resto, solito copione: il sindaco ha difeso il suo operato, dicendo di aver fatto tutto quanto doveva fare: le opposizioni hanno ribattuto attaccando la maggioranza di destra locale e regionale, che non ha fatto quanto avrebbe dovuto e potuto: i cittadini ed i dipendenti hanno portato la loro testimonianza, vibrante ed appassionata. E sono stati la parte più vera e toccante del consiglio comunale.

Come finirà ora io non lo so. Ma due o tre cose credo che sia il caso di dirle:
1- Tutto il consiglio si è alla fine ridotto alla presentazione di un documento presentato dalle opposizioni, in cui ci si impegna a difendere l’ospedale in tutti i modi, anche con le denunce; un documento recepito dalla maggioranza. Tutto giusto. Ma si tratta delle stesse cose fatte a suo tempo dalla società civile anagnina. Che, in questo come in molte altre circostanze, si dimostra ancora una volta più forte e più vera di tanti politici.

2- Un fatto nuovo è che durante il consiglio comunale il consigliere Ciprani ha fatto una durissima reprimenda contro l’attività della propria maggioranza. Che , secondo lui, non è stata in grado di difendere gli interessi della popolazione anagnina. Ciprani ha osato l’inosabile, quando dai banchi della maggioranza, ha criticato addirittura lui, Franco Fiorito, chiamato con nome e cognome a rendere conto dei disastri della zona che tanto ama. Al netto di qualche imprecisione lessicale, è stato un intervento serio e consapevole. Che segna un acuirsi della crisi in cui si dibatte il centro destra locale. Certi concetti, che prima erano mugugnati in silenzio, ora sono gridati ad alta voce. Il re era nudo anche prima, ma ora c’è chi comincia a dirlo ad alta voce. È da segnali come questo che bisogna partire per creare ad Anagni una nuova stagione. Sempre con una destra ed una sinistra. Ma, si spera, con un maggior senso civico ed attaccamento ad Anagni. Che, come ha sottolineato Tagliaboschi, non va tanto “amata” quanto piuttosto “rispettata”.

3-  Ancora una volta, dispiace di dover dire che il centro sinistra, almeno questo, continua a non essere all’altezza della situazione. Presentarsi con una voce sola, avere una posizione comune, parlare chiaro. Questo sarebbe stato il caso di fare. Ed invece, interventi sparsi, molti a mio parere orientati soprattutto dalla volontà di farsi vedere. Attenzione, non discuto sulla bontà dei singoli interventi, alcuni dei quali hanno sottolineato cose condivisibili e serie. Ne faccio una questione di metodo: ancora una volta il centro sinistra continua ad andare in ordine sparso. Una tecnica che abbiamo già visto. Con i risultati che sappiamo.

4- Ultimo accenno all’iniziativa che hanno avuto i ragazzi della Destra, Tasca in testa,  che hanno occupato il reparto di Ortopedia, fino a quando non sono arrivate assicurazioni sull’arrivo di medici nuovi al reparto. Conosco Valeriano, e so quanta passione civile lo agiti, anche se siamo su sponde opposte. Ma ricordo troppo bene un altro caso di occupazione, fatta la sera della chiusura di Ostetricia, con il consigliere Fiorito che iniziò anche uno sciopero della fame. Caro Valeriano, è con queste iniziative che riavremo il nostro ospedale? La nostra salvezza, e non solo del nosocomio ma di tutto il nostro territorio, passa attraverso una azione politica costante che unisca la buona politica con la migliore società civile. Chi ad Anagni è in grado di fare gruppo, anche da posizioni opposte, ma riconoscendo il bene di alcuni valori comuni, lo faccia.

Gli altri, quelli che amavano la nostra città, lasciamoli perdere.
Paolo Carnevale

Commenti

  1. Chiude un ospedale,chiude una scuola,fallisce una fabbrica,una strada rotta,un parco abbandonato,un museo inaugurato e mai aperto,una citta,che non lo merita lasciata al degrado più totale. Perdono tutti destri e sinistri, e allora da adesso non dividiamo piu i politici in destri e sinistri, ma in buoni politici e cattivi politici,purtroppo scarseggiamo dei primi, ma abbiamo una sovrapproduzione dei secondi.Pensiero di un bimbo ignorante.

    RispondiElimina
  2. Nei paesi non servono i politici ma solamente buoni amministratori. Rimane il fatto che un paese povero può fare ben poco....

    RispondiElimina
  3. Le parole servono a poco adesso abbiamo bisogno dei fatti.Ricordiamoci che la città è anche nostra aiutiamola aiutandoci perchè "l'assenza è colpa."Stefania Vitaminek

    RispondiElimina
  4. Alle volte è colpa anche la "presenza"!

    RispondiElimina
  5. Hai ragione caro anonimo quando dici che anche la presenza è colpa però almeno qualcosa anche sbagliata si è fatta, chi invece non partecipa ha perso già in partenza.Stefania VITAMINEK

    RispondiElimina
  6. Bravissima Stefania. Sottoscrivo in pieno.

    Qualsiasi imbecille è capace di sbagliare non facendo assolutamente nulla. Non serve alcuna qualità.

    [Ave]

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.