La scellerata e scriteriata scelta
della realizzazione dell’impianto di Trattamento Biologico a Paliano in loc.tà
Castellaccio – come è emerso dall’ultimo vertice tra il prefetto Goffredo
Sottile e gli Enti Locali – costituisce la definitiva condanna a morte per
l’ambiente, il territorio e i cittadini residenti nell’intera Valle del Sacco.
E’ necessario, quindi, manifestare, innanzi le
competenti sedi istituzionali, ogni nostra ferma e determinata contrarietà a
siffatto tipo di impianto per lo smaltimento dei rifiuti in tutta la Valle del
Sacco (Nord Ciociaria e Sud della provincia romana) già fortemente deteriorata
e danneggiata da molteplici forme di inquinamento.
Con l’occasione desidero ribadire – al fine di evitare
inutili quanto odiose strumentalizzazioni politiche - che quando parliamo di
ambiente dobbiamo farlo senza indossare alcuna bandiera politica atteso che laddove
si difende il proprio territorio si
difende il bene più prezioso: la vita
umana.
Nella Valle del Sacco già viviamo in una situazione
di piena emergenza ambientale ed è assurdo che all’inizio del terzo millennio
vengono ancora progettate nuove strutture dirette ad un aumentare
l’inquinamento e non vengono invece elaborati e definiti validi e dettagliati piani
per la raccolta differenziata porta a porta con i noti benefici sia in termini
ambientali che economici.
Invero, anziché
incentivare la politica della raccolta differenziata, si prosegue quella dello
sfruttamento delle discariche e dell’incenerimento.
E’ notorio come la Regione Lazio abbia
puntualmente disatteso gli obiettivi
comunitari omettendo sistematicamente le pratiche necessarie per il loro
raggiungimento ed in particolare :
a) l'avvio di una seria politica di
prevenzione e di riduzione dei rifiuti, di primaria importanza per contenere il
continuo aumento degli scarti da trattare;
b) un deciso intervento destinato a
potenziare la fase della raccolta differenziata onde raggiungere il risultato
di RD previsto per legge (per il 31 dicembre 2012 l’art. 205 Dlgs. 152/2006
prevede il raggiungimento di almeno il 65% di raccolta differenziata);
c) l’eliminazione della pratica attuale
di conferimento in discarica del rifiuto “tal quale” senza previo trattamento;
d) la promozione e la localizzazione
degli impianti di trattamento della frazione umida proveniente da raccolta
differenziata e destinata alla produzione di compost di qualità.
Non dobbiamo dimenticare che la primaria
finalità dell'adozione di piani di rifiuti secondo le prescrizioni della
legislazione nazionale e comunitaria è rappresentata dalla predisposizione di
misure atte a ridurre le quantità, i volumi e la pericolosità dei rifiuti.
Ciò significa che le misure di ogni
amministrazione dovrebbero innanzitutto prevedere la riduzione delle quantità,
dei volumi e della pericolosità dei rifiuti, per poi passare a stabilire le
misure più idonee per la loro differenziazione e il successivo impiego;
prevedendo lo smaltimento in discarica soltanto come misura residuale.
Pertanto, dobbiamo assolutamente osteggiare
(unitamente a tutti i cittadini ed alle Associazioni presenti nel nostro
territorio, a prescindere dalla colorazione politica) l’attuazione di siffatto indirizzo
politico ed amministrativo quale ennesimo attentato ambientale alla Valle del
Sacco; nel contempo, dobbiamo sollecitare una seria politica diretta ad
incentivare ed incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti.
Mario
Felli
Consigliere
Provinciale
Dal bilancio ACEA (51% comune di roma)2011 scaricabile dal sito medesimo
RispondiEliminapagina 56 : IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE DI SAN VITTORE DEL LAZIO:
l’impianto di termovalorizzazione di
San Vittore del Lazio è destinato alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e in particolare da CDR
Nel corso del 2011 è stato portato a termine il progetto di revamping mediante l’implementazione delle linee 2 e 3
dell’impianto, mentre sono stati avviati i lavori per il rifacimento totale della linea 1,
le cui attività sono cessate a far data dal mese di marzo.
Ciò ha determinato una situazione impiantistica complessa, caratterizzata da un periodo di esercizio sostanzialmente
combinato tra il periodo finale di gestione della linea 1, l’avvio della linea 2 nel mese di aprile,
nonché l’avvio della linea 3 nel mese di luglio.
CDR conferito da SAF(COLFELICE) tonn 70.941
CDR conferito da ALTRI ? tonn 86.279
CDR prodotto dall’impianto di Paliano tonn 2.347
ogni linea ha capacità di circa 90.000 tonnellate all'anno
pagina 55:IMPIANTO DI PRODUZIONE CDR DI PALIANO(ENERCOMBUSTIBILI): l’impianto
di produzione CDR di Paliano è in possesso di
un’autorizzazione in regime ordinario, per la produzione
di CDR(circa 100.000 tonnellate annue), avente scadenza il 30 giugno 2018.
Tale autorizzazione, costituisce un asset di sicuro rilievo, specie se si considerano le difficoltà connesse alla localizzazione, realizzazione e autorizzazione di attività nel settore ambientale e in particolare in quello dei rifiuti.
Coerentemente con quanto previsto nel piano industriale, la produzione di CDR è stata riavviata negli ultimi giorni
del mese di agosto, in modo ridotto, lavorando la FSC prodotta dagli impianti di AMA S.p.A.; questo ha permesso
la caratterizzazione del CDR secondo la norma UNI 9903, che prevede 5 settimane consecutive di analisi.
A oggi la Società sta ultimando i necessari lavori di adeguamento legati alla sicurezza delle infrastrutture a servizio dell’impianto.
Questa attività, svolte peraltro contestualmente a quelle relative al rifacimento dell’impianto antincendio, hanno
richiesto il fermo dell’impianto che si protrarrà al più tardi fino al primo trimestre dell’anno corrente.
( le pari sottolineate sono state da me aggiunte)
IL TMB che vogliono fare dovrebbe lavorare 300.000 tonnellate all'anno,
dovrebbero uscire circa 100.000 tonnellate di materiale per CDR.
Ecco perchè hanno messo Anagni e Paliano con Roma
per produrre a Castellaccio il CDR con la monnezza di roma ,e bruciarlo poi a san vittore.
BIMBO IGNORANTE