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Si dimettono. Per cinque minuti. Il capolavoro (tragi)comico delle destre


Più spettacolare dell'ultimo 007. Più coinvolgente del derby d'Italia Juventus-Inter, quello stravinto dall'Inter 1-3. Il miglior thriller fanta-neuro-politico del secolo. Chi non ha assistito al Consiglio Comunale di ieri sera, garantito, s'è perso il meglio del peggio che questa città è in grado di offrire.

Era stato convocato per affrontare, nuovamente, la difficile situazione dell'ospedale. E tutti ci aspettavamo solo l'ennesimo, noioso buco nell'acqua di un'amministrazione destinata ad arrivare sempre ultima. E quando i buoi, naturalmente, son già belli che scappati dalla stalla. Per andare chissà dove.

Ed invece. Ragazzi! Che spettacolo memorabile! Il sospetto che (forse) sarebbe stata una serata diversa s'è avuto già dal colpo d'occhio della Sala della Ragione. Stracolma di gente. Personalmente, non avevo mai visto tanta gente ad un Consiglio Comunale. Dalla seduta inaugurale del primo Fiorito, appena vinte le elezioni, tanti anni fa. Per l'occasione, persino facce sinistre dimenticate da tempo si son riviste.

Ma ieri sera il clima era molto diverso. Molto. Si percepiva il desiderio di una resa dei conti definitiva. Perchè essersi lasciati scivolare l'ospedale cittadino da sotto il naso. Così. Senza colpo ferire. Dopo averci rimbambito con le famose sinergie del fantastico poker. Comune. Provincia. Regione. Governo. Tutto in mano alle destre. Con il grande amante della città che s'era incatenato a suo tempo al cancello dell'ospedale per protestare contro la chiusura di ostetricia. Poi in pole position alla Regione. Insomma. Essersi fatti distruggere l'ospedale in mezzo a tutto questo ben di Dio del consenso e del potere. Ebbene. E' sembrato veramente troppo. Una volontà persecutoria senza confini. Il desiderio di far scontare alla città colpe evidentemente non sue, e comunque non commisurate alla punizione gigantesca della quale siamo stati oggetto.

In questo Consiglio Comunale ho visto cose che voi umani, ragazzi! Non potete neppure immaginare. E che, ahimè, non posso neanche raccontarvi per filo e per segno. Perchè l'unica cosa che m'è rimasta, qui sul cuore, è una vergogna ed una pena infinita. Una riunione nella quale la maggioranza, ancora una volta, non è riuscita a partorire assolutamente nulla. A parte un ordine del giorno nel quale si è deciso di (ri)convocare un altro Consiglio comunale. Al palazzetto dello sport. Insieme ai Consigli comunali degli altri 8 paesi del comprensorio interessati direttamente alla sopravvivenza del nostro ospedale. Cioè a dire, insomma. Praticamente il nulla.

Ma se era facile prevedere l'ennesima prova d'inadeguatezza di una maggioranza capace di distinguersi, nel tempo, sempre e solo per un tartarughismo geneticamente modificato. Sarebbe stato praticamente impossibile prevedere invece l'apoteosi della sceneggiata che, ad un certo punto, è scoppiata davanti al pubblico. Perchè è accaduto che il consigliere Savone, minoranza, ha presentato un documento che ha chiesto a tutti di controfirmare. Questo documento, successivamente letto ad alta voce dallo stesso Savone, era il seguente:

«I sottoscritti consiglieri comunali relativamente a quanto emerso dalle notizie della chiusura dell'ospedale di Anagni, denunciando l'impotenza davanti a scellerate decisioni che vanno contro la salute delle popolazioni della zona nord della provincia di Frosinone
rassegnano le proprie dimissioni».

Siamo d'accordo. Forse il testo poteva essere emedato. Ma di poco, eh. Magari qualche virgola in più. Qualche connettivo meglio piazzato. Ma, come potete vedere, il suo significato rimane quanto mai semplice, chiaro, diretto. Chi avesse firmato il documento avrebbe firmato le proprie dimissioni da consigliere comunale.

Il signor Savone ha cominciato a fare il giro dei tavolini. Tutta la minoranza ha firmato. Dall'altra parte, come ha testimoniato pubblicamente il Savone stesso, mostrando al pubblico il foglio, hanno firmato i seguenti consiglieri:

Paolo Cortina
Alessandro Cardinali
Antonio Di Giulio
Danilo Tuffi
Alfredo Cicconi
Vincenzo Ciprani
Simone Pace

A questo punto il consigliere Tagliaboschi, microfono in mano, ha annunciato che il Consiglio comunale non poteva che essere sciolto, poichè di fatto dimissionatosi. Apriti cielo! E' scoppiata una bagarre infinita e francamente disgustosa. Sono volate grida, paroloni e parolacce. Persino un bel vaffa coram populo, e dire che per una volta di popolo ce n'era proprio tanto. Addirittura dall'una e dall'altra parte c'è stato chi ha trattenuto l'amico, deciso a ricorrere alle vie di fatto.

In tutta questa umiliante pantomima, della quale unica responsabile è una sottoscrizione fatta e subito dopo disconosciuta, la questione dell'ospedale, come potete ben intuire, non ha fatto un solo passo avanti.

In compenso la città è stata umiliata da una classe politica che, come ha detto in un intervento successivo Roberto Cicconi, «fa pena». Morale della favola? I firmatari destri del documento di Savone hanno comunicato di aver ritirato la firma al documento stesso, in pratica 5 minuti dopo averlo sottoscritto. Cardinali Alessandro ha provato a spiegare: «Firmatari ingannati...», ma è stato letteralmente subissato da un oceano di fischi e buuuuu.

Ieri sera, e finalmente davanti alla città, quest'amministrazione è stata capace di toccare davvero il fondo della sua dignità politica. Non solo la totale incapacità di escogitare un'idea, un'iniziativa realmente utile per lo scopo che li aveva fatti riunire in sessione straordinaria. Ossia salvare l'ospedale. Ma anche altro. Infatti il popolo che ha assistito alla performance della firma messa e poi negata ha colto perfettamente anche il messaggio definitivo. Questa classe politica ha superato il punto di non ritorno.

E' vero, il comportamento di questa classe politica ha umiliato la città. Ma ha umiliato anche. E sopratutto. Se stessa. Dimostrando, anche fisicamente, quanto è estranea. Lontana. Aliena. Dal respiro della città e dei cittadini. Infatti la decisione di sospendere (per l'ennesima volta) il Consiglio per consentire ai capigruppo di discutere in separata sede, ha scatenato le sacrosante proteste del pubblico. Che ha gridato tutta la sua «Vergogna». Nel momento in cui la città accorre per aspettarsi una parola seria e responsabile riguardo un problema serio, responsabile e trasversale come la sopravvivenza del nostro ospedale, infatti, la nostra inadeguata classe politica sceglie di ritirarsi a parlottare lontano dalla città. Andandosi ad isolare. A chiudere. In un'altra sala. Insomma s'è andata a nascondere. Peccato l'abbia fatto in ritardo. Obbligando i cittadini ad assistere ad uno spettacolo ridicolo e disgustoso al tempo stesso. 

La dimostrazione di quanto questa classe politica sia oramai un corpo estraneo che va rimandato definitivamente a casa. Per restituire alla città un personale politico nuovo. Capace di confrontarsi. Di trovare soluzioni eque e ragionevoli. Di mettere gl'interessi della città e dei cittadini al centro della sua azione politica.

E, magari, capace anche di dare alla propria firma un tempo di scadenza superiore ai cinque minuti.

[Ave]

Commenti

  1. Giancalo Savone ha le palle...!!!!!!!!

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  2. Si sono commentati da soli...anche il più ignorante del popolo, spero, abbia capito e di conseguenza.........

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  3. Ma solo i destri hanno ritirato la firma o anche i sinistri che hanno avviato la cosa?
    Insomma, ora in consiglio ci sono solo i destri?
    In ogni caso... che schifo... Ma tanto so già che prima delle elezioni si inventeranno qualcosa per continuare a guidare e umiliare la nostra città...

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  4. ...SOLO POTERE SENZA SENSO VERGOGNATEVI

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  5. Chiamatelo adesso Striscia la notizia fate vedere lo spettacolo.

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  6. Anche i sinistri hanno revocato la firma. Perchè, a loro dire, a questo punto non cambierebbe nulla. Al massimo subentrerebbero i primi non eletti di ogni lista, e stop.

    [Ave]

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  7. Ma tutte ste chiacchiere... ma perchè la prossima volta non vi mettete in discussione voi che criticate e fate vedere cosa siete capaci di fare... visto che quando c'eravate voi.. le birrerie per anagni... fioccavano!!!!

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  8. AAaaaa... ecco... il commento.... serve l'approvazione.... dipende se vi conviene.. siete proprio di di sinistra

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  9. Anonomi, vigliacchi e colpevoli.
    Fate pena e non meritate ne spazio e ne la parola...vi toglierei anche il diritto di voto.
    Nik

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  10. AAaaaa... ecco... il commento... anonimo... dipende da che tipo di faccia avete, se somiglia troppo ad un'altra parte del corpo, e quindi è consigliabile nasconderla... siete proprio di destra.

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  11. e poi quando c'eravate voi le birrerie per Anagni fioccavano... commento davvero interessante!!! caspita che argomentazioni!!! ANONIMO dici agli altri di mettersi in discussione e poi neanche ti firmi... visto che mi contorno di PERSONE a volte dimentico che dove vivo è pieno anche di qua qua ra qua... CHE PENA CHE FATE!!!! ISA

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  12. Sono mesi che non scrivevo e non leggevo il blog troppo bello :-)))) ANziana Ignorante

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  13. avevo scritto....... giorni fa che non e'affidabile un tipo [...] come savone, che fa una volta qua,una volta di la ,va dove piu' gli fa comodo,diciamo.............. basta.

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