In relazione
alla precisazione diffusa dalla Regione Lazio di smentita sul fatto che la richiesta di rinvio
dell'udienza di merito al TAR del Lazio del 4 dicembre u.s. sia stata fatta
dall'avvocato della Regione Lazio, attribuendo invece la colpa al legale del
Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni, si precisa quanto segue.
Quanto
riferito nella comunicazione della Regione Lazio è da respingere perché
destituito di ogni fondamento. In particolare rispetto all’affermazione della
Regione che il rinvio «è stato determinato da una violazione del codice
del processo amministrativo operata dal difensore del comitato ricorrente il
quale, in spregio alle norme procedurali indicate, ha notificato un nuovo
ricorso per motivi aggiunti non rispettando i termini a difesa previsti dal
Cpa», l’Avv. Simone Dal Pozzo rileva che «se i termini non c'erano è solo
perche' abbiamo dovuto impugnare quando l'udienza del 4.12.12 era stata gia'
fissata e non potevamo certo noi stabilire una data diversa. Parlare di
violazione del codice e' francamente ridicolo ed anche scorretto. Posso solo
dire che si e' certamente trattato di un fatto tecnico, ma non di un errore o
di una violazione del codice. L'ultimo atto della ASL e' stato impugnato appena
possibile e l'udienza del 4 era gia' fissata. Non e' colpa nostra se nelle
ultime settimane ci siamo visti costretti a rincorrere con ripetuti ricorsi le
decisioni della ASL che per noi continuano ad essere ingiustificate.»
IL COMITATO
SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI
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