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Italcementi. Le associazioni non mollano


Comunicato Stampa

Progetto Italcementi Colleferro e Combustibili Solidi Secondari:
le associazioni presentano le loro osservazioni.

Lo scorso Sabato 9 Febbraio 2013 sono state fatte pervenire all'Area VIA (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Lazio le osservazioni prodotte dalle associazioni del territorio in merito al progetto sottoposto dall'Italcementi Spa, lo scorso 27 Dicembre, concernente l'utilizzo nell'impianto produttivo di Colleferro di rifiuti non pericolosi quali combustibile solido secondario in parziale sostituzione dei combustibili fossili tradizionali, principalmente petcoke di petrolio.

Le associazioni Unione Giovani Indipendenti, Rete per la Tutela della Valle del Sacco, Mamme Colleferro, Raggio Verde, Gruppo Logos e Comitato Residenti Colleferro hanno svolto un esame approfondito degli elaborati progettuali presentati dalla multinazionale del cemento, mettendone in evidenza le numerose criticità, dalle emissioni di inquinanti atmosferici (metalli pesanti, polveri sottili, diossine e furani) alla qualità e provenienza del rifiuto, dalla normativa europea in materia, alla disamina di casi affini, senza tralasciare la ricostruzione del gravissimo quadro sanitario-ambientale della città di Colleferro, delineato grazie ai presenti e passati studi epidemiologici, nel contesto del quale il progetto dovrebbe essere inserito.

Un lavoro di mole notevole, reso possibile solo dalla stretta collaborazione tra le diverse realtà associative e dalla condivisione delle conoscenze e dei contatti maturati in anni di lotta ambientalista sul territorio, impegnati ieri come oggi nella difesa di una Valle martoriata, di una città non più disposta ad accettare l'ennesima ferita.

A rafforzare la posizione delle realtà associative è venuta in aiuto una delibera del Consiglio Comunale: la città tutta, con un'unanimità storica, richiede con forza un pronunciamento contrario della Regione Lazio e l'avvio delle procedure di VIA e VAS per il progetto.

L’intento di Italcementi Colleferro e dell’intera industria cementiera nazionale ha trovato sponda con il regolamento proposto dal Governo “Utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS) in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale - schema di D.P.R. n. 529”, passato indenne al Consiglio di Stato e al parere della Commissione Ambiente del Senato, ma chenella seduta dell’ 11 febbraio 2012 ha trovato il parere contrario della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, che di fatto rimanda la decisione alla prossima legislatura, evidenziando criticità ambientali e inopportunità dei tempi decisionali a Camere sciolte.


Ora spetterà al Governo dimissionario, alla luce di un parere negativo espresso non vincolante, di assumersi la responsabilità di continuare a violare le Direttive Europee, in particolar modo sul ciclo dei rifiuti, oltre che favorire lobby industriali che nel nome della sostenibilità avanzano proposte di assoluta matrice economica, nel chiaro intento di risparmiare costi a danno dell’ambiente e della salute collettiva, tra l’altro arrecando ulteriori pregiudizi a contesti ambientali già compromessi.

Dalla nostra parte siamo pronti a ricorrere a tutte le forme di difesa, dai ricorsi al TAR alla movimentazione popolare, per far rispettare il sacrosanto diritto ad un ambiente salubre e vivibile, visto che risulta persistente il mancato coinvolgimento diretto delle entità associative nei processi di elaborazione di norme nazionali ad interesse territoriale.

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