Passa ai contenuti principali

Il Procuratore capo Franco Roberti al Magistrale: «Essere uomini fino in fondo, costi quello che costi»


Lectio magistralis ieri mattina al Magistrale di Anagni. Il Procucatore Capo della Repubblica di Salerno, dott. Franco Roberti (al centro con gli occhiali), già capo del pool anticamorra della Procura distrettuale Anticamorra di Napoli, è giunto con i suoi collaboratori a parlare di legalità presso il Liceo delle Scienze Umane di viale Regina Margherita.

Nel colloquio tenuto dal magistrato sono stati toccati argomenti di vivissima attualità ed interesse per la collettività e, in particolare, per i giovani. Si è parlato di Costituzione. Di diritti. Di legalità. Di camorra e di mafie. E si è ricordato anche il sacrificio di grandi magistrati come Falcone e Borsellino, dei quali durante il colloquio sono stati proiettati filmati ed immagini.

Il dott. Roberti, in particolare, ha insistito sul valore fondamentale rappresentato dai diritti, i quali, ha spiegato, «vivono se li facciamo vivere noi, col nostro esempio e col nostro comportamento». Ed anche la legalità non è un elemento che si trova in natura. Perchè fa parte delle scelte di un uomo. La legalità è una scelta. Per questo è un valore.

Riprendendo quindi l'insegnamento del giudice Falcone, il quale ebbe modo di affermare che «l'essenza della dignità di un uomo è fare fino in fondo il proprio dovere», Roberti ad una domanda precisa rivoltagli da una studentessa ha indicato qual è lo spirito col quale ha scelto di servire lo Stato, e dunque tutta la collettività: «Non è mai bene lavorare con uno spirito da missionario, perchè questo rischia di portarci, talvolta, a sopravvalutarci. Nessun eroismo. Nessuno spirito missionario. Essere uomini fino in fondo, costi quello che costi. E' questo lo spirito col quale si può essere degni servitori dell'ideale di legalità.»


Commenti

  1. Più di mille lezioni di educazione civica o, come si dice ora, di costituzione e cittadinanza.
    Maria

    RispondiElimina
  2. grazie dr. Meazza per il bel servizio fatto sulla giornata della legalità, spero che i giovani abbiano apprezzato cio' che abbiamo fatto per loro cordialmente Gianni Capparella

    RispondiElimina
  3. Siamo noi che ringraziamo per la disponibilità e la sensibilità dimostrata. E credo che l'apprezzamento dei ragazzi sia stato ampiamente dimostrato dall'interesse reale col quale hanno partecipato all'incontro.

    [Ave]

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Roma-Anagni. Neve, neve, alalà

[La riconoscete? Piazza Cavour sotto la neve. Cercate il Comune, lì sotto. E se lo trovate avvertiteci.]

Anagni. Il sabato del villaggio (sportivo)

Non so cosa ne avrebbe pensato Leopardi, ma noialtri ci accontenteremo. Insomma. Se stasera non sapete proprio cosa fare, andate coi vostri figli allo Sport Village (forte il nome, eh? sembra roba seria). Infatti le società sportive che gestiscono gl'impianti della città offrono il primo Sabato dello Sportivo . Vi dico subito che a me pare una cosa molto simpatica. E con ciò son sicuro di far felice il mitico assessore Vecchi , quello che, ogni volta che m'incontra, mi chiede ridendo: «Ma quand'è che la pianti di dire str****te? Possibile sempre tutto male? Almeno una cosa buona, una sola» . Al che, immancabilmente, sempre col sorriso, rispondo che «smetterò di scriverle quando voi smetterete di farle, le str **** te» . Bene. Con un colpo solo, finalmente, faccio felice anche lui. A seguire vi giro il comunicato ufficiale. Nel quale, e ne son contento assai perchè mi erano un po' mancati, ultimamente, è tornata in forma variata la vecchia abitudine dei ringraziamenti...

Anagni. Verrà il futuro. Ed avrà questi occhi

Si sa come succede. Il bicchiere mezzo pieno somiglia sempre in modo impressionante al bicchiere mezzo vuoto. E siccome non sono certo il tipo che i bicchieri li rompe, quando magari non piacciono, non mi tirerò indietro neppure stavolta. Sabato pomeriggio, alla manifestazione, nel momento migliore saremo stati un 200 persone. Cifra più cifra meno. E, da come si vuole guardare il bicchiere, è possibile dirne cose diverse.