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La grilla qualunquista fa grillini ciechi



La politica italiana ha superato, con inaspettata velocità, il primo scoglio. La Camera ed il Senato hanno, ora, due nuovi presidenti. Molto ma molto diversi dai precedenti. Laura Boldrini, una donna impegnata nel sociale in modo profondo, ed in modo tanto competente, ha incantato tutti col suo discorso di apertura. Che qualcuno ha definito addirittura commovente. Piero Grasso, al Senato, è invece il punto istituzionalmente più alto dove è arrivata la lotta alla mafia, da lui rappresentata in modo ampio e convinto. Due personalità dunque al di sopra delle strutture e degli apparati di partito dai quali provengono. Due nomi di quella cosiddetta società civile dalla quale i sinistri, se volessero, potrebbero continuare ad attingere a piene mani. Perchè tante belle e valide persone ne condividono lo spirito.

Queste due novità potrebbero essere salutate come foriere di quel cambiamento responsabile ed intelligente del quale questo paese ha disperato bisogno. Potrebbero e dovrebbero. Ma. Ma il percorso che ha portato alla loro elezione è stato, incredibilmente, foriero solo di polemiche. Tutte interne ai movimentini. Che hanno cominciato, di già, ad implodere.

Riassumendo gli eventi. Al Senato il ballottaggio era tra Schifani e Grasso. Dall'alto della sua nuvoletta il guru, via telematica, diffonde il dispaccio ordinativo: votare scheda bianca. I grillini senatorii si riuniscono. Parlano. Discutono. Si agitano. Si spaccano. Ritorno in aula. Votazione. 12 grillini rifiutano il diktat dei padroni e votano «secondo coscienza», come dirà poi Crimi Vito, il loro capogruppo. Morale della favola: grazie a quei dissidenti, Grasso è eletto. Da questo momento è scoppiata la pantomima. Tipica delle origini del M5S. I padroni, naturalmente, non ci stanno. E chiedono via blog le dimissioni di quelli che già sono indicati come traditori. Ma costoro, insieme a gran parte del popolo grillino sul web, reagiscono e resistono. Per ora.

E' dunque bastata semplicemente la scelta tra votare un signore come Schifani, profondamente corresponsabile del ventennio berlusconista, ed un signore come Grasso, ex responsabile antimafia, per far emergere tutte le contraddizioni irrisolte ed irrisolvibili di un NON-movimento, NON-partito, NON-setta che si è sempre spacciato come il centro della democrazia vera, quella diretta.

Ho sempre sostenuto che il mito della democrazia diretta, ai nostri giorni, non può che rimanere tale. Ossia mito. Ed è bastato questo primo e piccolissimo esempio per confermarlo ampiamente. E' la stessa base grillina infatti, sul web, e non il sottoscritto, ad aver bombardato il padrone con domande imbarazzanti. Rimaste ovviamente senza risposte. Se uno conta uno, perchè mai qualcuno dovrebbe arrogarsi il diritto di chiedere le dimissioni dei cosiddetti traditori? In base al principio della democrazia diretta, perchè non è stata proposta una verifica online delle intenzioni del popolo grillino? E perchè non è stata trasmessa in streaming la riunione dei senatori grillini, come da regolamento di trasparenza obbligatoria del movimento?

Per non parlare, poi, delle incaz***ure di moltissimi adepti, i quali hanno continuato a lungo a chiedersi, sgomenti, se davvero il loro non-voto avrebbe dovuto far passare la candidatura di Schifani. Personaggio inequivocabilmente compartecipe di tutto il peggio che il berlusconismo ha tirato fuori nel suo allucinante ventennio. Molti hanno cominciato ad aprire gli occhi. Aver cavalcato lo tsunami per arrivare a dire sempre e solo NO a tutto. Anche a ciò che è possibile condividere. Solo perchè non è farina del tuto sacco. Che democrazia è? E, sopratutto, che cambiamento è? Non essere in grado di vedere alcuna differenza tra personaggi di tanto diversa consistenza non sarebbe forse una cecità politica colpevole quasi quanto un inciucio?

Il caos in casa grillina è talmente profondo che, nel pomeriggio di ieri, s'è pure diffusa a macchia d'olio l'accusa che nel blog di Grillo sarebbe in atto un'opera capillare di censura. Molti commenti sgraditi al padrone, infatti, ma molto graditi al popolo grillino, sarebbero stati semplicemente cancellati. Non ci sono più. Spariti. Da qui un'altra sbombardata di domande e di accuse. Sulla democrazia. Sul dissenso. Sulla coscienza. Sul famoso uno conta uno.

Insomma. In questo momento, si potrebbe ben dire che coloro i quali volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno si sono ritrovati, a loro volta, aperti come una scatoletta di tonno. Scoprendosi fragili. Fragilissimi. Come ho già avuto modo di dire inequivocabilmente, l'unica colla che ha tenuto in piedi il M5S è stato, finora, il NO a tutto. E' stata la rabbia. E' stata la bava alla bocca. E' stato l'urlo inconsulto nelle piazze del paese. Nel momento in cui quel NO viene messo timidamente in dubbio, anche solo attraverso un ragionevolissimo appoggio ad un candidato come Grasso, viene meno il senso stesso del M5S. La colla si sfalda. E si scopre che quei ragazzi e quelle ragazze sono andate a rappresentare neanche loro sanno esattamente cosa.

Per i padroni del movimento è una strada senza ritorno. Impossibile per loro passare dalla protesta alla proposta. Hanno bruciato tutti i ponti. Hanno investito solo sulla rabbia. Sul rifiuto. Sulla distruzione. Hanno raccolto solo voglia di vendetta. Un'orgia da Bastiglia. Irrazionale. Convulsa. E fondamentalmente inutile per il cambiamento del paese.

Per tutti i giovani eletti, invece, chissà. In questo momento stanno solo pensando alle sorti del movimento più che a quelle del paese, ricompattandosi attraverso l'incrollabile rifiuto di ogni possibile fiducia a qualsiasi governo. In questo modo comportandosi esattamente come quelle forze politiche che erano morte. Che dovevano andare a casa. Che erano circondate. Accusate da sempre di fare solo i loro interessi, e non quelli del paese. Ecco. Nel momento della realtà, anche i grillini annaspano tra spinte diverse. Vacillano nelle loro proposizioni più barbare.

Scoprono, finalmente e per la prima volta, che il senso profondo dell'essere umano è scegliere. Assumersi la responsabilità di fare una scelta. Mentre lo tsunami tour li aveva illusoriamente convinti che sarebbe stato tutto molto facile. Semplice. Armonioso. Che il bastone col quale sono stati massacrati tutti gli altri, partiti politici collusi e corrotti, si sarebbe magicamente trasformato in bacchetta, ed avrebbe sciolto tutti i nodi. Aperto tutti i cancelli. Risolto ogni problema.

Insomma. Non è successo niente. L'elezione della seconda e terza carica dello Stato non ha nulla a che vedere col governo. Che continua a rimanere attaccato ad un filo sottilissimo. E che anzi, per contrappasso, forse adesso ha ancor meno possibilità di vedere la luce.

Eppure, incredibile dictu, è successo tutto. Perchè milioni d'italiani hanno capito un po' meglio che cosa hanno votato. A quale guazzabuglio sociologicamente inquietante hanno consegnato le chiavi del futuro di questo paese.

Sarebbe ora di ricominciare ad aprire gli occhi. Di grillini ciechi (e di uveiti) non abbiamo bisogno.

[Ave]

Commenti

  1. Anch'io l'ho pensato...vuoi vedere che Grillo inciucia col pdl? perchè chiudere gli occhi voleva dire far passare schifani...e lui era quello contro gli inciuci?

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  2. che delusione! già non mi erano piaciuti per niente tutti quei riferimenti al fascismo, a casapound, ai figli degli immigrati... però così non va proprio. io nella democrazia diretta, col web, ci ho creduto...

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  3. Mi dispiace, amico. Ritenta! Forse sarai più fortunato...

    [Ave]

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  4. Mauro vieni anche tu sabato al meet up dei 5 stelle Anagni ed esponi liberamente le tue riflessioni se hai il coraggio di confrontarti, altrimenti lascia stare i grillini! Partecipa Mauro! Partecipa sabato e confrontati, non dietro un monitor, ma vis a vis. E' chiaro il concetto!?

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  5. Ahahahahahah... concetto!? Non sarà una parola un po' grossa?

    Confrontarmi con chi? Con coloro che sanno solo insultare, a partire dal loro padrone?
    Confrontarmi con copincollisti che si spacciano per coloro che risolvono, quando invece non sono stati visti neanche una volta. In nessuna occasione (e ce ne sono state tante)...?

    Lasciare stare i grillini? Ahahahahah... la più grande fonte di risate degli ultimi 10 anni, qui ad Anagni... chi rinuncerebbe mai?

    Farò così. Parteciperò esattamente come uno importante di voi ha sempre fatto a proposito delle manifestazioni che i cittadini del comprensorio hanno organizzato per i loro sacrosanti diritti. Pur invitato ripetutamente, preferì rimanere a casa. Dietro un monitor. A clikkare "Mi piace".

    Sempre orgogliosissimo di smascherare le bufale.

    Tanti (ma tanti tanti tanti) auguri di Buona Pasqua... e non mangiate troppa cioccolata, mi raccomando.

    [Ave]

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  6. professò lassa perde. tanto ci saranno solo i fascisti buoni. stanno bene insieme, me sa.

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  7. Il problema è che conosco molta (MOLTA) gente che stavolta ha votato M5S dopo aver votato per vent'anni Berlusconi & C. Cioè, questa gente, dopo averci propinato per una generazione un satrapo giullare inverecondo di cui si era innamorata e continuava ad amare nonostante tutto quello che giornalmente veniva fuori; ebbene, questa stessa gente ora si è tolta il prosciutto dagli occhi ma si è innamorata di un altro squallido figuro, che però (come l'altro...) conosce bene la natura degli italiani e in maniera scientifica, giorno dopo giorno, comizio dopo comizio, MA SENZA ACCETTARE MAI CONTRADDITTORIO, affascina ed abbindola alla grande.
    col risultato che gli stessi che ci hanno sbattuto sul groppone per vent'anni Berlusconi, ora finiranno di distruggerci idolatrando per altri vent'anni la Locusta della Riviera di Ponente.
    Poveri noi. E poveri i nostri ragazzi.

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  8. Faccio sempre più fatica a capire, mi pare di aver letto un commento in questo blog scritto da un anonimo che si fa chiamare GRILLINO e se bene ho capito accusa Mauro , indirettamente me e le VitK di sentirci forti dietro ad uno schermo. Ma io dico come può accusarci di essere santoni del web quando propri loro vivono esclusivamente nel mondo virtuale di Internet e non solo come potete vedere in questo post chiedono il confronto faccia a faccia e poi si nascondono dietro ad un anonimato.
    Io, il prof ed i nostri amici del gruppo ci abbiamo sempre messo la faccia, c'eravamo quando poco più di una dozzina di persone manifestavano qui ad Anagni contro il TMB di Castellaccio, eravamo a Paliano per lo stesso motivo, poi a Colleferro più volte, per l'Ospedale in tutte le manifestazioni ed incontri, eravamo con il comitato per L'Ospedale, con il comitato contro il TMB ed in quello contro il Car-Fluff, stiamo nel coordinamento civico e tra le persone tutti i giorni, nelle loro foto, nelle loro lettere aperte e nei loro sfoghi giornalieri.
    Allora domando al piccolo vigliacco amico anonimo GRILLINO, perché dovremmo lasciare perdere quest'occasione di ricordare a tutti il vostro assenteismo?Non venite a dire che il movimento non esisteva, perché forse è anche vero in parte ma voi dovevate esserci e metterci la faccia ma non avete avuto il coraggio perché nessun simbolo vi difendeva, nessun blog e guru vi guidava e troppo era l'impegno per la vostra piccola testolina.
    Io vi accuso e continuerò ad accusarvi per il vostro arrivismo e per la vostra sete di arrivare ma soprattutto accuso ed accuserò la vostra assenza ed il vostro anonimato.
    Un saluto dallo schiavetto del prof. (Mauro Meazza) e dal servo dei Partiti ( come a voi piace chiamare quelli come me).
    Lauretti Nico VitamineK

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