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Marino nun fa lo stupido. Stasera



Alla fine ce l'hanno fatta, a buttarlo giù. Ma non abbiate paura. Vedrete che una 
qualche collocazione gliela troveranno. Perchè l'unica arte nella quale eccellono, i nostri disgustosi politici, è quella del riciclo. Che non è per niente ecologico. Nè economico. Al contrario, ci costa un mucchio di soldi. E puzza che accora. Ma, come sappiamo bene, ogni arte si paga. Profumatamente. Anche quella ch'è indecente.

Intendiamoci. Il dottor Ignazio non riuscirà a farsi rimpiangere per l'efficienza. Per il lavoro svolto. Per le condizioni nelle quali ha mantenuto la nostra capitale. Ma la sua vicenda rimane emblematica del tipo di puttanaio mafioso ch'è diventato il partito che pretende di chiamarsi democratico. Hanno bombardato con fuoco amico il sindaco di Roma. Che, a prescindere dal resto, ha effettivamente avviato un profondo repulisti di tutte le congreghe fasciomafiose ch'erano spuntate fuori coi bei tempi dell'Alemanno furioso, quand'era bello (e facile) trovare un posto di lavoro per parentini ed amichette varie. Quand'era bello (e facile) succhiare denaro da mamma Roma per l'aria fritta.

Non si farà rimpiangere, insomma, perchè poco o nulla è cambiato nelle strade. 
Nei servizi. Nella pulizia. Nel traffico. Nel caos. Nella delinquenza. Nella droga. 
Nelle puttane. Nell'asfalto, sempre indecorosamente pieno zeppo di buche orribili. E neanche nei sanpietrini, sempre pericolosamente troppo sconnessi e disallineati. Eppoi, che diamine, è cosa buona e giusta ricordare le condizioni iniziali. Quelle di partenza. Ma queste condizioni non possono essere l'alibi buono per ogni assassinio. L'Ignazio era stato votato per sanare le schifezze delle destre. Se queste son rimaste tali, o quasi, der Marino che ce dovemo fà?

Ma c'è una cosa per la quale il dottor Marino ci risulterà ancor meno rimpianto. 
C'è la frase con la quale ha chiuso la sua avventura al Campidoglio. «Tiro giù tutti». Così hanno riportato i giornali. Che, a ben vedere, propriamente minaccia è. Noi ricordiamo i tanti, di tanti partiti diversi, i quali, nel momento del Gotterdammerung, hanno sibilato, trattenendo a stento una rabbia feroce e 
vendicativa, hanno sganciato la bomba finale. Parlo! Dico tutto! Vuoto il sacco! Vi porto giù con me! Non sarò solo io a pagare, vedrete! Faccio i nomi! Ognuno col suo stile linguistico, ma la sostanza è sempre, malinconicamente, la stessa. Tutti ad alludere a terribili verità sottaciute. A mostruose realtà colpevolmente avvolte nella nebbia.

Ebbene. Noialtri ce le siamo abbondantemente fracassate. Le padenghe. Parlate. Tirate fuori tutto. Non avremo dubbio alcuno a credere le cose più abominevoli e spettacolari. Perchè, grazie a questa classe politica indegna ed indecente, siamo stati abituati ad aspettarci sempre il peggio. E siamo assolutamente convinti che, grazie a voi, il peggio è sempre da venire. Lo sappiamo. Ci crediamo. Quindi piantatela di rompere con queste minacce che, sappiamo anche questo, si risolveranno nell'acqua tiepida, neppure bollente, buona per prendere un the di seconda scelta. Per noi siete già disgustosamente colpevoli. Perchè avete taciuto finora.

Allora. Se sapete. Se avete visto. Se avete sentito. Ancor più se avete le prove. 
Tiratele fuori. Adesso. Tirateli davvero giù, una buona volta. Siate uomini, per una volta.

Perchè, di quaquaraquà, ne abbiamo quanti ne volete.

[Ave]

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