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Le radici di carta bruciano subito

I giovani della "Guerra di Piero" domenica ne hanno fatta un'altra delle loro. Hanno tirato fuori tutta la loro sfacciataggine ed hanno avviato la pulizia della città.

Al grido di "Scartiamo chi incarta Anagni" hanno iniziato a staccare tutti i manifesti politici incollati in luoghi non idonei. Palesemente ed evidentemente contrari alla legge, che prevede l'affissione in spazi ben definiti.

L'iniziativa è stata (ed è) molto apprezzata, perchè il rispetto per la città. Per le regole. Per noi cittadini inizia da questo biglietto da visita.
La cosa interessante è che il noto sindaco, fermato per la via qualche giorno fa da un cittadino che gli chiedeva la ragione di tanto sospetto immobilismo, è stato solo in grado di farsi una bella risata.

Già, perchè se non ve lo ricordate vi rinfresco la memoria. Spetta al comune far rispettare la legge delle affissioni. E tutti i manifesti palesemente irrispettosi della legge debbono essere oscurati. Ma qualcuno di voi ha per caso visto il famigerato foglio bianco con sopra la scritta "Affissione oscurata"? Ecco. Lo immaginavo. Inesistente proprio come il grande futuro sfiorito. Che appare qua e là lungo la Casilina a mietere voti, ma significativamente non mette il naso in quella che dovrebbe essere la sua terra. Quella che ama con tutto il cuore.

Corre voce che sarà presente dopodomani, alla nuova, grande e mirabolante re-inaugurazione del fabbricato di Osteria. Quello nato come esposizione di manufatti. E diventato incredibilmente una scuola media. Quello adiacente alle polveri ed al fracasso del traffico veicolare. Massì, avete capito. Quello che ci costa la bellezza di 18.000 piccioli al mese. Bruscolini, per un comune che si appresta a spenderne altri 60.000 per l'invenzione di una palestra, da piazzare probabilmente al centro esatto della carreggiata Casilina.

Quante Vinciguerra ci aggiustavamo, con tutti sti piccioli?

Vabbè. Ho divagato. Eravamo partiti dai manifesti. Vi mostro un paio di foto giunte in redazione. In particolare vi invito ad osservare la prima. Mi provoca davvero tanta amarezza vedere con quanto schifoso menefreghismo calpestano i nostri affetti più cari. I nostri sentimenti più semplici e profondi. Perchè quel manifesto non ha avuto rispetto neppure dei morti.

Questi sono gl'ideali di cartapesta che gridano a squarciagola. L'amore per una terra che deturpano appena ne hanno l'occasione. L'insulto per quelle profonde radici personali che pure, in un murales su al liceo, affermavano "non gelare mai".

Ma questi son così. Tutto (nero)fumo. E niente arrosto. Ripulire questa città, e non solo dei manifesti, sarà impresa lunga assai.

[Ave]

Commenti

  1. Un raggio di luce nel buio dell'indifferenza di questa città, grazie.

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  2. Lodevole è l'iniziativa dei ragazzi della "guerra di piero", li ho visti all'opera!!!!purtroppo con l'arroganza e l'inciviltà che regna sovrana in questo paese diventa impresa ardua!!!Guardando i manifesti di quello che dice "Chi Ama Anagni.....che mette dappertutto (forse l'ha messo pure nel "cesso di casa")si vede tutta la sua prepotenza e arroganza che tutti noi conosciamo!!!Consiglio di non votare chi imbratta e non rispetta le regole del vivere civile!!

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  3. Mi viene in mente ciò che disse Valentina Romoli, relatrice nel convegno del 28/11 sul car fluff:
    "Ognuno di noi deve essere un presidio di legalità"

    Ecco. Se sporgere denuncia verso l'abusivismo troppo spesso fa solo gonfiare faldoni in procura, allora l'unica cosa che ci resta è essere presenti in strada, in campagna, e opporci fisicamente a questi abusi, che si tratti di evitare l'affissione di quelle cretinate sulla centralina del metano o lo sversamento di liquami nel Rio Mola

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  4. Fabrizio Tagliaboschi24 marzo 2010 alle ore 13:14

    RIBADISCO IL MIO CONCETTO, VISTO CHE ANCH'IO HO IMPUGNATO GUANTI E SPATOLA PER RIPULIRE LA CITTà dalla "sporcizia politica":

    Come può una persona candidarsi ad amministrare una città e farsi portavoce di valori quali la legalità se già durante la campagna elettorale non rispetta le basilari norme civili che regolamentano le affissioni? Chi affigge abusivamente questi manifesti in spazi non adibiti commette un illecito, quindi come può farsi portavoce di valori quali proprio la legalità, indispensabile se si vuol amministrare?
    L'unico fatto evidente è che ci sono alcuni politici che dall'alto della loro impunità si prendono ogni libertà, pensando che la città di Anagni sia ormai di loro proprietà: non è così! Ci siamo stufati di questi "venditori di almanacchi", è ora di iniziare a rispettare le regole della comune convivenza!

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  5. Bisogna sostenere questi ragazzi sono l'unica speranza che aabiamo e cerchiamo di aiutarli concretamente perchè veramente, e lo dico con il cuore in mano, la nostra generazione di trentenni ha fallito tutti gli appuntamenti storici che gli sono stati presentati e penso che sia ora di farci perdonare.

    Libera coscienza a tutti.
    P.S
    Grazie Prof.

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  6. A nome di tutta "La guerra di Piero" grazie a tutti per le belle parole che ci state riservando in questi giorni. Un grazie particolare al prof. Meazza che ci concede di volta in volta un pò di spazio sul suo blog!!!

    Simone

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