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Galli della Loggia. Un paese senza politica

Questa è una cosa che dovete leggere.
Personalmente non ho sempre condiviso le parole del signor Galli della Loggia, ed ho anche una certa allergia a quelli che hanno troppi nomi (o cognomi).
Ma questo articolo va letto perchè è fondamentale. Per capire come siamo diventati. Che cosa abbiamo perso in questo ventennio. E da che cosa dovremmo ripartire. Ecco. Si può cominciare anche da questo articolo. E' vero. Siamo diventati un paese senza politica. E quella che c'è è del tutto sbagliata.
Direttamente dal Corriere della Sera.
Buona lettura. [Ave]

Commenti

  1. Ovvio manca di manico quello del SEMIALTERNO:per una dinamica Democrazia di qualità a bipolarismo concorrenziale aperto!il SEMIALTERNO è un sistema elettorale a base proporzionale che viene sostituito da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma, in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale!Essendo Democrazia e Mercato facce della medesima medaglia per far ripartire il nostro Belpaese urge riformare la macchina sin dai suoi meccanismi d’ingresso per renderli completi a ciclo compiuto e non perverso come tuttora vengono mantenuti dalle lobby della casta siffatti anacronistici meccanismi: Mattrellum, Porcellum, ecc. dal nome un programma!Questi sono tutti dei Modelli misti incompleti ed incompiuti generati appunto per essere transitivi per far si che la casta si mantenga intransitiva e così facendo poter facilmente continuare a specularci senza mai far emergere quella vera genuina virtuosa politica frutto di una dialettica opzionale concorrenziale sincera e non meramente speculativa come la si sta in continuazione soffocando e con essa si sta trascinando l’interso paese nella sua interezza tant’è che all’estero alcuni si vergognano per noi! Quindi, per dar fiato al nostro Belpaese urgono iniettarvi dosi da cavalla di concorrenza iniziando, appunto dai meccanismi delle leggi elettorali per ingenerare concorrenza a tutto tondo ed a tutto campo e così finirla con le solite partigiane o bi partigiane bipartigianerie. Serve ripristinare concorrenza quale unica modalità per dissipare deterrenze, autoreferenzialità e rischi d’avvitamento autoritario e date le continue grandinate di leggi a personam il tempo s’abbuia! Pertanto, l’unica curvatura possibile per uscire dall’attuale marasma è quello di provvedere urgentemente a voltare pagina quanto col SEMIALTERNO si propone che si articola come di seguito: 1) Il SEMIALTERNO è un sistema a leader implicito in quanto non necessariamente richiede di essere direttamente eletto giacché
    2) la sua peculiarità consiste nel fatto che su una base a “mandata elettorale” al PROPORZIONALE PURA, la cui purezza dipende da come si ritagliano i collegi; ovviamente più ampia sarà la circoscrizione maggiore risulterà la proporzionalità e, più piccola diventerà la circoscrizione, più grande sarà lo spreco dei voti, agendo indirettamente così a mo’ di fattore di soglia;3)Ma, quando la “situazione” si rendesse priva di governo od andasse in stallo ovvero, la legislatura chiudesse prima dei suoi fisiologici tempi, ad esempio prima degli attuali cinque anni (come all’art. 60) il SEMIALTERNO richiama una consultazione elettorale a turno unico a PREMIO di MAGGIORANZA (MAGGIORITARIA) 4) Durante queste legislature “a mandata-votazione a Premio di Maggioranza” per evitare rischi di derive autoritarie essendo questa legislatura “a Premio” ovvero, incardinate prevalentemente sull’induzione della governabilità, 5) Comunque, dopo ogni elezione (mandata) a Premio di MAGGIORANZA si ritornerà alla votazione-mandata a “base PROPORZIONALE”;6) Il termine SEMIALTERNO deriva semplicemente dal fatto che pur diventando automatico “alterno” il passaggio dalla modalità maggioritaria a quella proporzionale dove quest’ultimo viene inteso come livello di riferimento di base. Comunque, lo stesso automatismo a richiamo alterno non si attiverebbe in senso contrario essendo le mandate al proporzionale ad induzione centrifuga, da considerarsi pertanto, più in sintonia al “logaritmo pervasivo del mercato”!? Quindi, ogni legislature che “fisiologicamente” termina con un governo attivo e si concluda secondo i suoi canonici 5 (cinque o diversamente) anni come attesta l’art. 60 della nostra Costituzione, ci si rimette ad una nuova legislatura della stessa induzione - mandata al Proporzionale. Quindi, teoricamente la modalità al Proporzionale potrebbero sempre continuare a ripetersi per lo stesso verso ininterrottamente!7)

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  2. Un'attualissima interessane curiosità sull'efficacia, potenzialità e funzionalità del
    "write in" per contrastare l’autoreferenzialità della nostrana casta.
    Opzione prevista ed integrativa anche dal sistema elettorale SEMIALTERNO che strutturandosi su una base proporzionale verrebbe sostituito da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma, in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale!
    Appunto per contrastare l’autoreferenzialità della nomenclatura, giacché, lo stesso on. CASINI or ora presente in TV a "L'ultima parola" si sta rendendo “finalmente” conto di siffatta assurdità raggiunto tanto da affermare che "siamo in presenza di una nomenklatura di partiti senza partiti!"
    Col "write in" appunto, In Alaska - La rivale di Sarah Palin in Alaska, Lisa Murkowski, ha
    dichiarato la sua vittoria alle elezioni di midterm per il Senato.
    Murkowski, sconfitta alle primarie repubblicane dal candidato del Tea Party
    Joe Miller sostenuto dalla ex candidata alla vice presidenza, si era
    presentata alle elezioni senza che il suo nome fosse stampato sulla scheda,
    e i suoi sostenitori avevano dovuto scrivere per esteso, e senza errori di
    ortografia, il suo nome. Murkowski ha dichiarato la sua vittoria dopo che
    gli scrutatori le hanno dato un vantaggio di 10mila voti, piu' degli 8.252
    contestati dal rivale Miller.
    Lisa Murkowski write-in bid for Alaska Senate: Why would she?Lisa Murkowski
    is set to say Friday whether she'll vie to keep her Senate seat by running a
    write-in campaign. The GOP establishment and 'tea party' activists seem of
    one mind about this: Don't do it. Look at it:
    http://www.csmonitor.com/USA/Politics/The-Vote/2010/0917/Lisa-Murkowski-write-in-bid-for-Alaska-Senate-Why-would-she

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