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Anagni. Chi vuol esser persona sia

La settimana ch'è appena passata è stata, dal punto di vista della politica locale, ricca di spunti interessanti. Anche perchè molti hanno postato, in questo blog, dei commenti personali agli articoli pubblicati. Io non ho risposto a tutto. Non per mancanza di volontà, ma solo di tempo. Provo a recuperare qualcosa.

[1] Innanzitutto c'è stato l'evento della giornata ecologica. Chiamarlo evento sa tanto di presa per i fondelli, ma i destri a questo son arrivati. E dovreste andare a chiedere spiegazioni a loro. Se ci andate, dovreste domandare anche per quale motivo è stata pensata una manifestazione pubblica per fare qualcosa che loro, in quanto amministrazione, dovrebbero essere obbligati a fare per contratto. Ovverosia curare il verde pubblico.

Sarà bene, comunque, ribadirlo a chiare lettere ancora una volta. Non è la giornata ecologica in sè ad essere stata ridicola. Bensì il pensare di poter compensare in questo modo anni di immobilismo e di inattività. Il verde pubblico è una delle (tante) cose che un comune dovrebbe salvaguardare ogni giorno. Senza bisogno di telecamere che vengano a riprendere e ad intervistare. E senza bisogno di far finta di fare qualcosa dopo che tutto è stato (per una volta) già sistemato e ripulito dal personale addetto.



Ecco perchè è stato un po' avvilente sentire il sindaco dichiararsi soddisfatto di aver contribuito con il suo «personale impegno» alla ripulitura dei parchi. Più onesto l'assessore Versi. Che ha parlato di azione simbolica, sottolineando il lavoro materiale degli operai specializzati.

[2] Alla questione ha partecipato, commentando, un po' di popolo destro. Potete andare a rileggervele le parole degl'intervenuti, se proprio ci tenete. Ed in effetti non sarebbe male incorniciarle per benino. Perchè esse sono la prova di cosa sia la destra in questo paese. E mi riferisco al paese grande.

Quello che emerge è un'assoluta incapacità di ragionare in termini politici. Anche loro vedono lo schifo dal quale siamo circondati, ma in mancanza di qualsiasi elemento concreto di difesa preferiscono far finta di essere ciechi. E così sparano nel mucchio dove ci son le persone. Attaccano, da anonimi, coloro che esprimono pensieri senza riuscire a mettere insieme un solo straccetto di ragionamentino. Ed il senso profondo della parola libertà gli è talmente estraneo che non si accorgono neppure di sprecare l'opportunità, che pure avrebbero, di ragionare a favore dei loro beniamini.

Nella loro opaca ottenebrazione mentale hanno già dimenticato l'esempio che, nel suo piccolo, questo blog ha avuto modo di dare di sè alla città intera. Quando non si è lasciato spaventare, ma per davvero, dal colore politico di chi aveva fatto o detto cose innominabili, che andavano colpite e stigmatizzate. Perchè l'unico partito preso di questo blog, e da sempre, è quello della città. Quando son stati i sinistri a diventare esempio negativo, questo blog non si è tirato mai indietro. E le polemiche, spesso assai feroci, che l'hanno accompagnato proprio da quella parte politica sono la prova provata di una scelta diversa dalla partigianeria partitica. La quale, invece, i destri intervenuti mostrano di avere come unica guida della loro (assai trasparente, in verità) intelligenza.

La differenza è enorme. E misura tutta la distanza che esiste tra una destra che non dialoga perchè non sa dialogare. Perchè è avvezza esclusivamente ad ubbidir tacendo. Che sa riconoscere solo rapporti gerarchici di forza, nei quali uno sta sopra ed uno sotto. Uno solo decide e pensa per tutti. Ed un altro tipo di uomini, invece, che si sentono sempre inter pares tra gli altri. Allo stesso livello. Persone vere e libere in una comunità di cittadini veri e liberi. Capaci di spingere tutti insieme per un'Anagni diversa. Assolutamente migliore.

Questa differenza esiste. Io la sento e la percepisco ogni giorno, intorno a me. Anche attraverso questo blog. E credo che la responsabilità profonda di questo sfacelo stia proprio nella pusillaminità di questi destri anonimi senz'anima. Senza idee. Senza volto. Nullità che hanno bisogno di fantasticare il vuoto degli altri per nascondere il proprio abisso. Sono esse il marcio di questa città.

[3] Roberto Cicconi è una persona. Basterebbe già questo, soltanto, per intenderci sul suo valore. A prescindere dalle chiacchiere. Dalle ideologie. Perchè come potremmo mai sopravvivere, se aperta la porta non trovassimo di fronte a noi qualcuno con qualcosa dentro, con uno spessore, capace di poter sostenere  il nostro spessore? Ecco. Roberto Cicconi mi ha rimproverato duramente. A proposito degli anonimi, sapete. Secondo lui non dovrei pubblicare i commenti dei fantasmi che rimangono tali.

Non occorre che sottolinei che ha ragione. Nel senso che gli anonimi sono il peggio di questa comunità. Rappresentano la melma sotterranea capace solo di blobbeggiare verso la superficie, ma senza trabordare mai. Eppure, caro Roberto, non posso che respingere la tua richiesta. Io, finchè posso, continuerò a pubblicarli.

Potrei dilungarmi in particolari tecnici, ma non me ne tiè. Perchè ho capito che la cosa che mi interessa di più sta altrove. E non nella forma. Sta proprio nei contenuti. Voglio dirtelo nel modo più brutale possibile, caro Roberto. Questi anonimi, e le parole che essi gettano come fango, e l'inciviltà e l'ignoranza e la volgarità che gli sono proprie, sono esattamente il prodotto della cultura e della politica becera di queste destre che, da un ventennio, hanno irregimentato l'intero paese. L'unico modo che abbiamo per dimostrare contro cosa stiamo combattendo è mostrare la loro miseria. Noi non vogliamo essere come loro, Roberto. Anzi. Noi non siamo e non saremo mai come loro. Insieme ai nostri difetti, ci portiamo appresso anche il fardello (ahimè quanto pesante!) dei nostri sogni. I nostri ideali. La nostra utopia di pretendere un mondo diverso. Il nostro alzare la mano piuttosto che di nasconderla dopo aver scagliato. Il nostro rispondere presente, con nome e cognome, di fronte alle responsabilità del vivere in una comunità. Perchè noi siamo uomini, Roberto, e non bestie.

Poter mostrare a tutta la città i risultati mostruosi della cultura e della politica delle destre è un grande esercizio formativo. E può essere utile a non farci dimenticare che la nostra lotta politica è importante. Ancor di più per i nostri figli. Perchè non vorremmo mai ritrovarceli accanto, simili agli zombie anonimi che infestano la città. Le menti. Questo blog.

Grazie alle parole di questi indecenti, tutti possono percepire distintamente che esiste una linea. E che quelli stanno al di là. Io e te, Roberto, ma anche tanti altri, stiamo invece dall'altra parte. Sono quelli l'avversario da battere. Sono le anime perse che non dialogano. Che sentono i veleni nell'aria e dicono di non respirare. Che gettano spazzatura per strada e si lamentano della sporcizia extracomunitaria. Che bloccano il traffico per un pacchetto di sigarette ed invocano ronde e telecamere per sentirsi più sicuri. Sono le stesse anime politiche che amano così tanto questa città da sporcarla coi manifesti ogni volta che ne hanno voglia. Che si son incatenate all'ospedale solo per avere loro il privilegio di chiudercelo in faccia.

Non siamo tutti uguali. Io non somiglio per niente a queste anime. Nemmeno tu, caro Roberto. Questa differenza c'è. Eccome. Ed è importante che ci sia. E che si percepisca distintamente. Chi vuole provare ad essere una persona, sappia che non sarà mai solo. Potrà sempre venire qui, ad unirsi ad altre persone.

[Ave]

Commenti

  1. Fossero tutti come Roberto.

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  2. Condivido il suo intervento in merito alla persona di Cicconi Roberto. Non lo conosco di persona, lo conobbi la prima volta in sede di consiglio comunale aperto al pubblico sull'ospedale e la questione sanità. Mi rimase molto impressa la sua capacità politica e l'entusiasmo. Ho spesso letto sui quotidiani sfogliati al bar suoi interventi e gli interventi del suo partito, della giovanissima segretaria che mi ha trasmesso lo stesso entusiasmo. Ma può gente così in gamba militare in partiti politici vecchio stampo? La mia paura è che si facciano risucchiare dagli ingranaggi della sporca politica. Non lo auguro a loro, non lo auspico. Ma esprimerebbero tutte le loro potenzialità in una cosa più sociale, civica.
    Comunque una piccola speranza ce la danno proprio giovani come lui e di questo ne sono fiero.

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  3. Conosco Roberto Cicconi di persona e sono d'accordo con quanto dice Umberto, ma il partito dove milita Roberto è il SEl, la formazione politica che fa capo al presidente della Regione Puglia.
    Vado sempre li in vacanza e quando governava la destra quella regione era messa molto peggio di come è adesso.

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