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Anagni. La maestra Narezzi sulla lettera dei bambini

[immagine da thesimpon-blog]
Questa, per amore di verità, è la lettera integrale che i bambini hanno inviato al Sindaco di Anagni e che lei, con il titolo “I figli della lupa crescono”, ha voluto stravolgere e politicizzare.
Sono una delle insegnanti delle classi quinte che lei ha tanto criticato nel suo articolo, nei miei 38 anni di insegnamento non ho mai pensato di “strumentalizzare i bambini né di abituarli alla necessità del ringraziamento”, ciò è chiaramente dimostrato dalla mia storia professionale e personale. Chi mi conosce sa come la penso, sa che non ho mai mischiato l'insegnamento con la politica e sa che la peggiore offesa che mi può essere fatta è di indicarmi, nel comportamento e nel pensiero, come persona antidemocratica o più semplicemente di destra. Non so lei, ma io il 12 marzo ero in piazza del Popolo a manifestare in difesa della Costituzione e della scuola pubblica.


In riferimento al suo articolo non sono assolutamente interessata “alla militarizzazione della realtà ,né all'obbedienza gerarchica, né agli esperimenti scientifici di mutazione genetica”, mentre cerco ogni giorno di educare i miei alunni alla vita che hanno davanti dando loro, oltre alla didattica, cognizione di quei valori che si ritrovano nel rispettare ed onorare le testimonianze storiche che offre Anagni e rendendoli consapevoli che l' Amministrazione Comunale ha il dovere di fare altrettanto.
E' questo il motivo per cui quando ho detto loro che il monumento più antico di Anagni era in condizioni impraticabili, totalmente abbandonato e che non avrebbero potuto vedere da vicino gli archi, essi hanno approfittato della visita natalizia del sindaco per chiedere un intervento di pulizia.
Il sindaco in quella occasione promise che avrebbe accolto la loro richiesta.
I bambini sanno benissimo di non aver chiesto un piacere ma di aver reclamato un diritto, il diritto di poter conoscere e vedere attraverso i resti delle mura la storia della loro città.
La lettera non voleva assolutamente insegnare ,come lei ha affermato, “a ringraziare per una cosa dovuta” ma ringraziare per aver accolto un suggerimento, infatti i bambini non si sono fermati ai ringraziamenti ma hanno anche proposto e chiesto di illuminare il sito per renderlo fruibile anche di sera e di pubblicizzarlo e valorizzarlo.


Mi permetta professore scrivendo quelle parole lei ha offeso non solo gli alunni ma anche l'intera categoria a cui anche lei appartiene perché nessun insegnante può pensare di usare gli alunni per fare politica, su questo lei non dovrebbe dissentire. Quella lettera per me aveva una valenza didattica (insegnare agli alunni a scrivere una lettera formale) piuttosto che ideologica.
La informo, caro collega, che sono una delle poche insegnanti che cerca di avvicinare i bambini alle istituzioni, dando molta importanza alla disciplina della convivenza civile e questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio il cui contenuto riguarda le regole del vivere insieme, la conoscenza dei principi fondamentali e l'analisi di alcuni articoli della Costituzione, la conoscenza dell'Ordinamento Amministrativo, le visite di istruzione al palazzo di Montecitorio e all'ufficio di Stato Civile, la partecipazione ad un Consiglio Comunale.
Anche negli anni passati i miei alunni hanno collaborato con l'amministrazione comunale ed è per questo che Anagni vanta una piazza dedicata alla Pace! E pensi un po' lei mi accusa di “imbalillamento della nostra gioventù!”
Ho sempre seguito il suo blog e spesso ho condiviso le sue critiche però professore questa volta ha proprio sbagliato, io ho sempre insegnato che i valori più importanti per ogni persona sono la libertà e la pace e che non si deve mai avere timore di reclamare i propri diritti.
I miei alunni non meritano di essere apostrofati come ha fatto lei, sono bambini che stanno imparando le regole della democrazia e le regole dell'educazione per cui sanno che se viene accolta una richiesta è buona educazione ringraziare.
Le chiedo di scusarsi con loro perché non sono “né balilla, né komunisti", sono solo piccoli cittadini liberi. Questo gli insegno!

Anna Maria Narezzi

Commenti

  1. Anche il prof sbaglia,è un comune mortale anche Lui, non è mica SILVIO BERLUSCONI ?

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  2. uno libero, veramente...2 maggio 2011 alle ore 15:32

    vedi professo'.....
    bisogna rassegnarsi, ciò che ci appassiona, che ci scalda i ncuori, ciò che una volta ci serviva ad appassionarci di qualcosa, non esiste più. se questa è la sinistra di oggi, allora i destri vinceranno fino alla notte dei tempi. la politica della resistenza, la politica del 68 è finita, oggi è tutto normale, non ci si può neppure indignare per qualcosa, non si può. oggi ognuno può fare qualsiasi cosa, tutto è lecito, tranne criticare. a questo punto siamo arrivati. va a finire che adesso un sindaco che ha tenuto gli arcazzi in quelle condizioni per 10 anni è pure bravo...

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  3. Gentilissima maestra, faccio parte delle persone che nei commenti inerenti la pubblicazione di cui lei cita, in qualità di mamma, si sarebbe arrabbiata nel caso del coinvolgimento indiretto del proprio figlio in questa lettera. Si, perchè il problema non è il ringraziamento per se stesso... il problema che mi e ci siamo posti è stato il fatto di come questa amministrazione l'abbia subito portata in suo vantaggio. Mi dispiace se si è sentita offesa in prima persona... ma non credo che questo era l'intento del professore e di coloro che hanno commentato. Se avessimo avuto un amministrazione diversa, tutti questi rancori non ci sarebbero stati e, aggiungo, che nessuno, a parte i bambini e lei e persone intorno, avrebbero saputo di questa lettera spontanea... invece, purtroppo, a causa di coloro che non sanno + dove attaccarsi, è venuta a conoscenza di tutti... e tra questi tutti ci sono anche persone che, come me, hanno valutato il tutto come l'ennesima strumentalizzazione da parte di coloro che DEVONO FARE ciò per cui i bambini hanno ringraziato... Ricordi che un altro malinteso è che lei pensa che qualcuno abbia apostrofato i bambini... ebbene non è stato così... ci faceva parlare lo sdegno da parte di coloro che hanno pubblicato A PROPRIO VANTAGGIO la vostra innocente lettera. Isa

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  4. Bè cara signora maestra, se la lettera non è stata riportata fedelmente, la colpa è dell'amministrzione, che non perde mai occasione di mistificare la realtà.
    Mi dia retta, se vuole educare i suoi alunni, li tenga lontani da chi ci amministra.

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  5. Scusate ma condivido pienamente i due commenti precedenti, non mi pare che nessuno abbia strumentalizzata la lettera dei bambini se non l'amministrazione, perchè la cosa è passata come un ringraziamento di una classe scolastica ad una amministsrazione che ha fatto " dopo tantissimo tempo e solleciti" quello che era dovuta a fare per dovere civico e politico.
    Cara Maestra non mi pare che il Prof. Meazza abbia offeso lei o i suoi piccoli innocenti, fà benissimo lei Prof. ad insegnare il modo formale con cui rivolgersi ad una istituzione ma non dimentichi di dire ai futuri giovani che per difendere i propri diritti non bisonga ringraziare nessuno ma pretenderli e lottare per difenderli.
    Io non ho mai pensato che lei o un Prof. fosse caduto nella terribile trappola della macchina del Fango e che fosse costretta da una ideologia a strumentalizzare dei piccoli bambini a fine politico e le assicuro che ho un grandissimo rispetto per la sua categoria e penso che i Professori sono gli unici capaci a fermare questo esperimento genetico/politico che ormai è in atto da circa 20 anni e persone come lei nell'insegnare il rispetto nelle istituzioni insegna a difendere un diritto sacrosabto ossia quello di essere ascoltato.
    In questo Blog nessuno di noi ha mai tentato di far passare il suo operato come uno sbaglio in favore di qualcuno ma non può negare che il tutto è stato presentato da qualcuno su di un sito ufficiale " quello del comune " in modo un pò equivoco e strumentale no?
    VitamineK

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