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Anagni. Ospedale. Una storia semplice

Ci sono storie che a volte, a raccontarle, sembrano invenzioni di poeti esagitati. Talmente inverosimili che, a crederci, si rischia quasi di esser presi per pazzi. Eppure ogni storia che si rispetti è una storia semplice. Anche quando, a guardarla proprio bene, è terribilmente complicata. La storia semplice che ci riguarda ha per protagonista il nostro ospedale. Che politici incapaci ed indifferenti avevano deciso di chiudere. Contro ogni logica e contro il diritto di 80.000 cittadini. Ebbene. Di fronte alla complessità dell'immobilismo dei nostri amministratori destri, 14 cittadini di Anagni hanno saputo trovare la strada per scrivere una storia semplice.

Si sono informati. Hanno trovato il nome di un avvocato specializzato in cause simili. L'hanno contattato. Ci hanno parlato. Hanno firmato un mandato. Ed hanno fatto partire un ricorso per dire NO alla chiusura dell'ospedale. Poi, questi stessi cittadini si sono rivolti all'intera città per lanciare una raccolta fondi. C'era bisogno del concorso di tutti per vincere. E tutta la popolazione ha risposto alla grande a tale richiesta. In pochi giorni si sono accumulate le risorse necessarie per diversi gradi di giudizio.

Ieri, al termine di un percorso pieno di ansie ma anche di speranze, questa storia semplice ha trovato un primo, significativo epilogo. La città di Anagni, grazie a quei 14 cittadini iniziali, e poi grazie a tutti coloro i quali hanno voluto contribuire all'impresa, ha vinto. Il Consiglio di Stato, infatti, ha decretato la necessità di mantenere aperto e pienamente attivo il nostro ospedale.

Come tutte le storie, anche quelle semplici hanno i loro eroi. Noi, in questo caso, ne abbiamo ben 14. Sostenuti da tutta la parte sana e responsabile della città. Che li ha aiutati, sostenuti e finanziati. Insieme al capobanda, quell'avvocato Costanzo Dal Pozzo che ha reso possibile l'unica vittoria ottenuta da un ospedale della Regione Lazio. Là dove avevano fallito tutti gli altri, Anagni ha vinto.

Questa straordinaria vittoria è dei cittadini di Anagni. E' proprio nostra. Fino in fondo. Dobbiamo coccolarcela ed accarezzarla come si fa per le cose preziose. Tante e numerose sono le considerazioni ch'è possibile fare. E che saranno fatte. In questo momento, però, ancora intontito dall'ebbrezza della notizia, mi piace solo pensare ad un gigantesco GRAZIE che la città tutta deve tributare ai 14 eroi ma anche, in definitiva, a se stessa.

Letteralmente contro tutto e tutti, Anagni ha dimostrato che il mondo può essere diverso. Che le cose possono cambiare. Che la politica non è forte ed imbattibile per grazia divina. Ma solo quando è sostenuta dai cittadini. Siamo noi che diamo la forza. Siamo noi i forti. Dobbiamo solamente conquistarne piena consapevolezza.

Oggi, dunque, mi va solo di festeggiare. Insieme a voi. Insieme a tutti voi. E di ringraziare coloro grazie ai quali questa festa è stata resa possibile. Abbiamo ottenuto una grande vittoria ridando senso compiuto a quel famigerato vocabolo che le destre avevano stravolto e svuotato: sinergia. La città ha saputo lavorare sinergicamente perchè ognuno ha fatto la sua parte. Tutti hanno avuto un ruolo, piccolo o grande che sia. E' una lezione di civiltà. Di trasformazione. Di cambiamento. Della quale questa città aveva bisogno assoluto, dopo anni d'immobilismo e d'imbarbarimento causati da una destra capace solo di essere arrogante.

Ecco. Insieme. Noi cittadini di Anagni abbiamo dimostrato che, se si spinge davvero tutti insieme dalla stessa parte. Dalla parte della città. Nell'interesse della comunità. Le cose possono cambiare. Il mondo può essere diverso. Senza bisogno di menzogne. Senza bisogno del falso amore appiccicato su manifesti politici.

Questa città può ricominciare a sognare un futuro. Può ricominciare a progettare. Perchè la storia semplice che s'è appena conclusa dice che una comunità. Magari piccola. Uno zoccolo duro di persone che resistono. Che ci vogliono provare. Che non ci stanno ad accettare passivamente il degrado. Che non vogliono precipitare. Esiste. Esiste davvero.

Ed, insieme alla città intera, può essere il punto di partenza di un destino nuovo. E diverso. Una storia semplice ancora tutta da scrivere.

[Ave]

Commenti

  1. BELLE PAROLE,MA SOPRATTUTTO BEI PENSIERI,E NON GETTATI AL VENTO,MA CONDIVISIBILI SU TUTTA LA LINEA,GRAZIE PROF.
    A volte, occorre andare oltre e non fermarsi alle apparenze, perchè come accade sempre più spesso si può sbagliare.

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  2. ogni tanto una buona notizia....ringraziamo tutte le persone (comitati ed anche forze politiche di sinistra) che hanno protestato....
    Personalmente ringrazio il prof. Compagno..perchè so quanto ha lottato per questa vittoria.
    GRAZIE::::
    Mauro Mastronardi

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  3. NOTO E TUTTA LA GIUNTA DI CENTRO DESTRA DIMETTETEVI!!!

    RispondiElimina

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