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Le baruffe chiozzotte. Quanta sinistra c'è a sinistra?

Oggi devo fare una cosa che non mi piace molto. Tuttavia, non mi tirerò indietro. Quello che segue è il comunicato di PRC di Anagni, appena giunto in redazione. E' una risposta, polemichetta anzichè no, al volantino appena sottoscritto da alcune delle opposizioni, e già pubblicato qui. Rifondazione, e lo dico in modo semplice, è assai irritata per non essere stata coinvolta nella firma del documento già uscito. E questa irritazione l'ha portata, probabilmente, ad interpretare in modo un po' distorto il contenuto del volantino stesso. Insomma. Non spetta certo a me il ruolo di difensore del centrosinistra di Anagni, però credo che le frasi che hanno irritato Rifondazione fossero rivolte all'amministrazione dei destri. Non certo a loro. Nè, tanto meno, alle Associazioni. Naturalmente questo spazio rimane aperto e, chi lo vorrà, potrà chiarire anche in modo ufficiale.

Chiudo con due paroline del tutto personali. Mi chiedo (e chiedo a voi, uomini e donne sinistre), quando la smetterete di dividervi, di spiluccarvi e di indagarvi in ognuno dei milioni di pori che compongono la pelle umana. Quand'è che ricomincerete ad occuparvi completamente di questa città, piuttosto che perdere tempo dietro ai rumores sul nuovo segretario, oppure sul nuovo, sfavillante nome per distinguervi? Personalmente ritengo che, nello specifico, non abbia tutti i torti Rifondazione quando lamenta la latitanza del centrosinistra e del PD in particolare. Ma è il caso di massacrarlo proprio nel momento in cui, finalmente, sembra ricominciare a dare segni di vita?

Questo gioco al massacro deve finire. Perchè non sarà questo che riporterà la sinistra al governo. Nè della città, nè del paese intero. Ma questo sarebbe il meno. Queste stragi fratricide allontanano, giustissimamente, ancor di più la sinistra dai cittadini. Che se ne sbattono altamente dei dispetti e delle ripicche. Che vivono in una società complessa, ed avrebbero davvero bisogno di credere in qualcuno che non abbia paura di assumersi la responsabilità di mettersi al loro fianco per provare a progettare soluzioni praticabili a problemi concretissimi.

Tra l'altro, il termocombustore sta lì. La Marangoni sta lì. Pure la diossina sta sempre qui. Nella terra, nell'acqua, nell'aria, negli animali a due e quattro zampe. E quello che è uscito ieri da quella fabbrica si aggiunge a quello che uscirà oggi. E domani. E dopodomani. E scusate se è poco. Di fronte a questa tragedia ambientale e sociale ce la fate ad unire le forze per difendere la città ed il suo futuro? Lunedì 14 giugno ci sarà la C.d.S. probabilmente definitiva. Da qualche parte bisognerà pur ricominciare, no? E allora. Perchè non organizzare una grande manifestazione unitaria, qui ad Anagni, per far pesare un po' di più la volontà dei cittadini anagnini, che vogliono anche vivere, e non solo nascere e morire in questa città? [Ave]

L’opposizione “istituzionale” si sveglia e scopre l’acqua calda. E dimentica qualcosa.

Prendiamo atto che i gruppi consiliari anagnini del Partito Democratico, della lista Sansoni, di Sinistra Ecologia e Libertà dell’U.D.C., prendono ufficialmente posizione sulla vicenda Marangoni/car fluff. Meglio tardi che mai. Ma c’è qualcosa che non torna. Innanzitutto esprimere quei no quando la vicenda sta arrivando alle sue conclusioni ha la stessa valenza, appunto, dello “scoprire l’acqua calda”. Ma la cosa più importante e più grave, a nostro avviso, è che nel comunicato congiunto non si fa alcun cenno al lavoro svolto dalla rete delle associazioni ambientaliste anagnine, alle loro denunce, alla loro controinformazione, lavoro che ha creato ad Anagni un minimo di coscienza civile e di sensibilità ambientalista tra i cittadini dando vigore e incisività alla battaglia ancora in corso. Addirittura il comunicato chiude con i seguenti “postulati”:   «Il dilettantismo e la demagogia hanno trionfato e oggi il pericolo vero è che la Marangoni non trovi nel suo percorso contestazioni credibili e inoppugnabili. Una delle verità è che la lotta all’inquinamento non si improvvisa.
Dopo 10 anni di nulla sulla questione ambientale. Dopo 10 anni in cui l’inquinamento non è stato fermo ed assente come l’Amministrazione che governa Anagni il timore è che a questo appuntamento ci si presenti disarmati e con il rischio serio di essere sconfitti».

Chi sarebbero i dilettanti e i demagoghi, le associazioni anagnine, le uniche che hanno dato battaglia contro l’inceneritore?
E inoltre, ma oltre all’amministrazione, non credono i compagni e gli amici dell’”opposizione istituzionale” che in quanto a immobilismo e assenza di iniziative siano stati dei concorrenti all’altezza dei nostri amministratori?. 
Per chiudere ricordiamo ai compagni e agli amici dell’”opposizione istituzionale”, che esiste ad Anagni un’altra opposizione, meno istituzionale perché è fuori dal Palazzo, ma che si è resa sicuramente più utile mettendo se non altro i propri Consiglieri Regionali a disposizione delle associazioni ambientaliste anagnine, cosa che viene riconosciuta da queste associazioni a Rrifondazione Comunista e all’Italia dei Valori.

Nel centro sinistra tutti si riempiono la bocca di “ricostruire la coalizione per preparare l’alternativa a Noto e compagni”. Con queste premesse sarà dura, quasi come la battaglia contro il car fluff.
PRC Anagni

Commenti

  1. Caro professore, la ringrazio per lo spazio che ci concede ma credo doveroso da parte mia chiarire alcune cose. Innanzitutto non siamo affatto irritati per non essere stati coinvolti, ne prendiamo semplicemente atto a futura memoria. D'altronde credo lei sappia che qualche giorno fa un nostro comunicato pubblicato da Ciociaria Oggi parlava proprio del "silenzio assordante" del centro sinistra sulla vicenda car fluff. Non ci aspettavamo quindi un coinvolgimento che, nei termini di quanto esprime quel volantino, avremmo cortesemante declinato. Però, caro professore, lei che è persona dotta e conosce bene il significato delle parole e la costruzione delle frasi, converrà che nelle frasi cui accenniamo non c'è quella necessaria chiarezza che possa evitare equivoci e ambiguità. Lei dice che non crede che quelle frasi siano rivolte alle associazioni. Io non vorrei crederlo ma credo che a dire con chiarezza a chi siano rivolte tocchi ai promotori del comunicato. Quando si fanno affermazioni di quel genere bisogna indicare chiaramente a chi sono rivolte.E in ogni caso è grave che in quel comunicato non si dia il giusto riconoscimento ai meriti delle associzioni. Aggiungo e concludo: noi non si vuole massacrare nessuno, quando ci sono le condizioni si lavora insieme, es. raccolta firme per l'acqua pubblica con SeL; ma ci permetta di mostrare il nostro dissenso verso iniziative che, se pur condivisibili nel merito di fondo, sono impregnate di saccenza, presunzione e "dimenticanze". Da chi fino all'altro ieri è rimasto più muto di un pesce.
    Con immutata stima la saluto e la abbraccio

    Sebastiano Salis
    segretario cittadino PRC Anagni

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  2. Faccio una premessa:parlo a titolo personale e non come un rappresentante di Partito,cosa che in ogni caso mi rende fiero e mi fa sentire responsabile del ruolo che ricopro.
    Ho,non senza una certa amarezza,constatato e preso atto dello “sfogo” dell'amico Sebastiano,persona che non conosco da moltissimo ma della quale ho potuto apprezzare la qualità umana ed il forte e disinteressato impegno politico.
    Tuttavia mi sento di dissentire rispetto alla posizione da Lui presa.
    Dissento per un semplice motivo:di tutto si può tacciare lo scrivente meno che di ambiguità nelle esternazioni.
    Dico quello che penso,piaccia o non piaccia.
    La minoranza Consigliare (almeno quella che rappresento) ad Anagni non è mai stata a favore dello smaltimento del car fluff,sfido chiunque a sostenere e a dimostrare il contrario.
    Tuttavia,consci della delicatezza del problema, abbiamo deciso di avere un approccio responsabile al problema,da uomini delle istituzioni,a discapito probabilmente di quello che ogni politico di vecchio rango avrebbe fatto,ossia il cavalcare l'ondata popolare che chiedeva a gran voce un presa di posizione “forte e decisa” come diceva qualcuno,populista e demagogica sostengo io.
    Abbiamo ripetutamente chiesto all'Amministrazione Comunale di investire una considerevole somma di denaro (soldi che si sarebbero potuti risparmiare rinunciando a qualche consulenza magari) per commissionare uno studio ed un monitoraggio serio del nostro territorio,che dimostrasse il reale stato dello stesso e le conseguenze che sarebbero derivate da una “sperimentazione” (perchè di questo si tratta) di questo tipo,ciò avrebbe dato la possibilità al nostro Sindaco di avere delle solide basi scientifiche sulle quali argomentare nella Conferenza dei Servizi che a breve avrà luogo.
    Mai avuta una risposta in tal senso.
    Parafrasando Sebastiano un “silenzio assordante”.
    Di contro abbiamo visto la nostra Amministrazione perdere prima un voto in Conferenza dei Servizi e ora, forse, se ne perderà anche un altro.
    Tutto questo senza che il Sindaco o chi per lui battesse un ciglio.
    Capitolo Comitati ed Associazioni.
    Il loro lavoro è stato encomiabile,mossi da uno spirito di servizio e di amore per il territorio che non ha eguali.
    Riconoscere i loro meriti era probablimente doveroso ma si sarebbe corso il rischio di essere equivocati su tale riconoscimento e sulla genuinità dello stesso.
    Tuttavia,sempre sulla base della mia onestà intellettuale credo che un errore lo abbiano commesso.
    Si sono fidati troppo di questa Amministrazione.
    Troppa ambiguità ho visto nelle loro ultime posizioni a riguardo,troppo in difficoltà ho visto il Sindaco quando è stato costretto dai Comitati e dalle Associazioni ad esprimere la sua posizione e sopratutto riportare quella di alcuni suoi autorevoli referenti.
    Ricordo infatti che nella sua compagine annovera un importante Assessore provinciale ed un pluri-votato Consigliere Regionale,sono quindi rappresentati a tutti i livelli.
    Se volessero potrebbero fare veramente qualcosa.
    Mi auguro veramente che sia così,spero veramente di sbagliarmi quando i dubbi mi attanagliano sulla loro reale volontà di osteggiare questo infausto “Progetto”.
    Abbiamo chiesto ufficialmente di partecipare alla Conferenza,dal Responsabile incaricato ci è stato risposto che siamo rappresentati dal Sindaco.
    Mai come oggi spero che raggiunga l'obbiettivo che tutti ci siamo prefissati e chi se ne frega se poi se la rivenderà come vittoria politica.
    La posta in gioco è troppo alta.
    La Salute di Noi Tutti.
    Infine all'amico Sebastiano.
    Non c'era nessuna volontà di escludere il tuo Partito dalla stipula di quel documento,il quale,essendo unitario,rappresenta la sintesi di tutte le posizioni,ed avrebbe volentieri raccolto ed accolto anche la Tua.
    Perchè parliamo la stessa lingua.
    Ha ragione Meazza.
    Non facciamoci del male.
    Roberto Cicconi.

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  3. Nessuna ambiguità. Ci dobbiamo fidare delle Istituzioni, sempre, ma abbiamo dovuto assumerci il ruolo scomodo e pericoloso di farle pronunciare su una materia di cui poco volentieri si vuole parlare. Abbiamo dovuto inventarci una rete di comunicazioni supportata da esperti anche pagandoli di tasca nostra. Questo è stato necessario perché quotidianamente abbiamo scoperto che il sistema di controlli che dovrebbe garantire la nostra salute, a partire dai rischi derivanti dal nostro sistema industriale, è del tutto inconsistente nonostante gli enormi costi di mantenimento a nostro carico. La vicenda Marangoni quindi apre scenari ben più inquietanti del pur terrificante megainceneritore. Sono scenari che riguardano un tipo di sviluppo produttivo che la nostra valle non può più permettersi di avere. E chi decide di impegnarsi in politica deve avere il coraggio di prenderne coscienza e comportarsi di conseguenza.
    Alessandro Compagno
    Associazione Diritto alla Salute

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  4. VIA DEL BLORETARIATO
    Forse nell'auspicare la società multietnica si rischia di perdere la comprensione della lingua italiana.
    Il Circolo di Rifondazione Comunista dovrebbe scongiurare questo pericolo.
    Bastava leggere il comunicato dei gruppi consigliari di opposizione al Comune di Anagni per capire che la scelta era quella di evitare polemiche inutili e puntare all'obiettivo comune: la demagogia e il dilettantismo della giunta di centrodestra guidata da Noto rispetto alla vicenda inceneritore Marangoni, l'intensione era semplice.
    Prendere una posizione ufficiale, d'altronde già ripetutamente espressa dai consiglieri comunali in consiglio e in tutte le sedi di dibattito pubblico, una posizione limpida su una questione che è arrivata al traguardoe sulla quale si registra pericolosi opportunismi e attribuzioni di legittimità ambientaliste del tutto improprie.
    Forse però sono stati commessi due errori imperdonabili.
    Il primo è che non ci si è resi conto che per prendere una posizione ufficiale, comune ai gruppi consigliari di mimnoranza, si doveva prima chiedere il permesso a Rifondazione Comunista.
    Il secondo è che ignoravo che Rifondazione Comunista, di cui francamente non si riesce a ricordare presenze significative o iniziative incisive sulla questione, fosse titolata a portavoce dei comitati e delle associazioni protagoniste della vicenda.
    Ancora il vecchio vizio di mettere il cappello politico sul lavoro altrui?
    Il dialogo, il confronto, l'eventuale dissidio con comitati e associazioni è questione che riguarda i gruppi di minoranza e non imrpobabili difensori d'ufficio. Pensare prima di parlare è sempre una stella di riferimento. Altrimenti le nebulose e le sciocchezze oscurano il cielo tanto quanto i fumi dell'incenerimento.

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