Passa ai contenuti principali

Anagni e il mistero della cultura scomparsa

Vi avverto, voi deboli per il caldo. Questa, ahimè, è una storia un po' triste. C'era una volta una cosa che si chiamava politica culturale. Di una nazione, una terra, un comune.
Era uno strumento attraverso il quale amministratori avveduti riuscivano a tirar fuori la gente dalle case. La facevano incontrare per le strade e le piazze della loro città. Quelli bravi riuscivano pure a farla divertire, la gente. Ma i migliori in assoluto erano coloro i quali riuscivano, anche, a farla pensare.
E così accadeva che, l'inverno, era tutto un viavai di mamme e papà ad accompagnare i figli a qualche corso strano. E poi bisognava trovare il modo di preparare la cena per tempo, perchè poi, dopo cena, toccava ai genitori.
L'estate, invece, ci si dava appuntamento direttamente in piazza. Nel vicolo. Si andava insieme. Le famiglie uscivano unite e si sfaldavano via via che si passeggiava. Ognuno al suo concerto, al suo film, al suo dibattito, alla sua mostra, alla sua musica. Ognuno coi suoi amici. Col proprio gruppo. Col ragazzetto stagionale. Ci si rivedeva giù al portone non prima di mezzanotte. Era un po' una festa per tutti. Persino pei commercianti, che tra liquori, gelati, grattachecche e pasticcini avevano il loro bel tornaconto.
Ufficialmente la politica culturale esiste anche oggi. E c'è persino un assessore dedicato. L'assessore alla cultura. Che, oggi, è la persona che vedete in foto. Oddio, in effetti quella non gli rende merito, perchè il Dany di persona è molto, molto più abbronzato di come appare qui. Comunque, se andate sul sito del comune di Anagni, trovate scritto che il Natalia è non solo vicesindaco, ma possiede anche le deleghe per (in ordine di apparizione): 1. cultura; 2. spettacolo; 3. turismo; 4. protezione civile; 5. contenzioso.
Invidio molto le persone capaci di fare tante cose, tanto impegnative, tutte insieme. Io, in genere, riesco a fare così così quelle due cosette che devo. Però, ecco. Mi piacerebbe capire. Per imparare. E sopratutto, in questo momento, per sapere. Dal diretto interessato.
Il comune di Anagni ha una politica culturale? Va bene, forse questa era un po' grossa. Allora riformulo la domanda. Il comune di Anagni ha almeno un programma estivo che abbia a che vedere con la cultura, o magari con lo spettacolo, o forse col turismo. O anche solo con la protezione civile. Oppure, e mi accontenterei, col contenzioso?
I primi 15 giorni dell'estate classica se ne sono andati, ma l'unica cosa che è partita dal comune è il cinema all'aperto. Iniziativa simpatica, senza dubbio. Io il programma l'ho sfogliato e rigirato. E mi sono intristito ancor di più. Perchè, insomma, in mezzo a tante pappardelle scotte e pure un po' mosce ci si poteva pure infilare qualche vero film, no? Le avrà scelte lui, le pellicole? O avrà comprato l'offerta a scatola chiusa? Scegliete quello che preferite. In ogni caso, insomma, non mi pare una gran bella figura. Ma capisco. Tanti impegni, tanto lavoro, qualcosa sfugge. Qualcosa.
E comunque, in definitiva, l'unica capacità del comune è di farsi sganciare € 2,5 per stare attaccati ad uno schermo. Mi vengono in mente quelle famiglie un po' disastrate, avete presente? Il papà non c'è mai. La mamma ha altro da fare, ed i figli si sentono un po' soli. Vorrebbero giocare, partecipare, stare magari coi genitori. C'è una sola cosa che li può tenere buoni, in questa situazione. La tv. Si accende la tv e li si lascia lì davanti per ore. Ci penserà lo schermo a tenerli buoni, a reprimere la loro fantasia, a farli diventare un po' più ebeti. Un po' più simili ai loro genitori. Al mondo che ci circonda.
Grazie assessore alla cultura, allo spettacolo, al turismo, alla protezione e, dulcis in fundo, al contenzioso. Grazie per renderci tutti quanti un po' più uguali. [Ave]

Commenti

  1. MA COME CULTURA SCOMPARSA, 7 GG DI FESTIVAL MEDIOEVALE! AHAHAHAHAH POVERI NOI......

    RispondiElimina
  2. stiamo diventando il paese delle sagre, non c'è un giardino, i parcheggi sono in condizioni vergognose.....ma che viene gigi d'alessio...magari alla sagra della patacca!!!

    RispondiElimina
  3. la sagra della patacca è la sagra della patacca!!! Mica c*z** è!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.